Le successive attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno permesso al locale Nucleo di Polizia Tributaria di ricostruire una pluralità di viaggi illeciti finalizzati all'acquisto dei carichi di droga, di chiarire il modus operandi dei trafficanti e di individuare una consorteria criminale, operante nel comprensorio messinese capeggiata da tre fratelli, una donna (G. C.) e due uomini (G. C. e M. C.). Il gruppo criminale, diretto dalla donna, pianificava con i fornitori pugliesi e albanesi i viaggi illeciti grazie all'ausilio di fedeli corrieri, che sfruttavano il servizio navetta (da qui il nome convenzionale dell'operazione di polizia denominata Shuttle) dei pullman di linea tra la Puglia e la Sicilia per trasportare i carichi di droga dal capoluogo pugliese a Messina.
La droga, una volta giunta a Messina, era consegnata ai pusher locali che avevano il compito di curarne la cessione ai consumatori. Le partite di sostanze stupefacenti sequestrate e quelle contrattate dagli indagati, individuate con la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe fruttato con la vendita al dettaglio quasi mezzo milione di euro. Contestualmente all'esecuzione delle ordinanze, i finanzieri del nucleo PT hanno proceduto a numerose perquisizioni. Le persone colpite da ordinanza sono 8 cittadini italiani e un cittadino albanese. I reati contestati sono quelli previsti e puniti dagli articoli 73 (traffico di stupefacenti) e 74 (associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti) del D.P.R. 309/90.