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#Cronaca. Mafia, maxi sequestro di beni a Gabriele Stanzù e ai suoi parenti

 

In collaborazione con i Finanzieri del GICO del nucleo di Polizia Tributaria della città nissena e i del nucleo investigativo del Provinciale di Enna e della Compagnia di Piazza Armerina, nei giorni scorsi la Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta ha sequestrato a Piazza Armerina, Aidone e Assoro (in provincia di Enna) beni mobili e immobili, assicurazioni e conti correnti postali e bancari di proprietà di Gabriele Giacomo Stanzù (Capizzi, in provincia di Messina, 5-7-1960 e detenuto), Elisabetta Buttaccio Tardio (Nicosia, in provincia di Enna, 20-5-1987), Domenica Stanzù (Capizzi, 1-9-1965), Benedetta Stanzù (Capizzi, 11-5-1963), Nicola Antonino Stanzù (Capizzi, 12-7-1977) e Carlotta Conti Mammamica (Enna, 21-12-1976).

Gabriele Giacomo Stanzù è stato arrestato il 30 dicembre 2011 in virtù di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Caltanissetta per omicidio aggravato dal metodo mafioso. La condanna è di 14 anni. Il provvedimento a carico di Stanzù e dei parenti coinvolti ha portato al sequestro di 349 ettari di terreno, otto fabbricati, dieci autovetture e diversi conti correnti postali e bancari, per un valore superiore a 11 milioni di euro.

Di particolare rilievo le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia tra giugno 2011 e maggio 2012, dalle quali emergono contatti tra Stanzù e la mafia, in particolare con la famiglia di Enna. Diversi anche i contatti con soggetti della malavita gelese, soprattutto con Daniele Emmanuello, morto in un conflitto a fuoco nel 2007 durante la sua cattura e con il quale aveva avuto a che fare dal 1998. Queste informazioni hanno dimostrato come Stanzù disponga di pericolosità sociale in quanto membro di un gruppo criminale mafioso.

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