Tutti i 17 consiglieri sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali, al risarcimento danni in favore del Comune di Messina che si era costituito parte civile e alla rifusione delle spese sostenute dall'amministrazione di Palazzo Zanca, riservando “la liquidazione di primi alla separata sede civile e determinando le seconde in 3.500 euro oltre spese accessorie come per legge”. Gli imputati sono stati anche condannati a una provvisionale immediatamente esecutiva di 10.000 euro e all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
La Gettonopoli messinese esplose nel novembre 2015, quando 23 consiglieri comunali furono accusati di avere percepito il gettone di presenza per le sedute delle Commissioni consiliari, spesso partecipando giusto il tempo di mettere la firma: meno di tre minuti.