Nel frattempo, dall'interno della stanza nella quale si preleva il sangue è stato chiamato il paziente successivo con l'erogatore di codici elettronico. Una volta aperta la porta, vedendo la donna in attesa fuori, il personale l'ha fatta subito entrare e le ha effettuato il prelievo senza problemi. Contemporaneamente il padre, continuando a pensare che la figlia avesse subito un sopruso, ha iniziato a inveire con veemenza e in modo volgare e quando uno degli infermieri è uscito fuori dalla saletta, lo ha aggredito procurandogli abrasioni al collo e al naso.
I colleghi sono subito usciti per dividere il collega dall'energumeno, mentre nei corridoi del reparto regnava la confusione più totale tra lo spavento dei presenti e le urla dell'uomo che non smetteva di insultare. All'arrivo dei carabinieri, subito chiamati sul posto, quest'ultimo era già sparito, anche se si conoscono le sue generalità e non sarà difficile rintracciarlo. Molti tra i presenti hanno sottolineato come la mancanza di sicurezza negli ospedali sia un dato sempre più evidente, visto che episodi del genere non sono infrequenti. Spetta adesso all'infermiere aggredito sporgere denuncia nei termini stabiliti dalla legge.