Il 36enne ha minacciato di morte (anche con un coltello) il padre e il fratello, determinando in loro un perdurante stato di ansia e timore per la propria incolumità. Inoltre, l'inchiesta ha documentato come F. S., con una carica di odio e violenza inaudita, li abbia anche minacciati di morte con messaggi Whatsapp e sms per estorcere denaro, arrivando persino a danneggiare l'abitazione del padre, che di fronte alla furia cieca del figlio si è visto costretto ad abbandonare la propria abitazione e a stabilirsi in un altro Comune.
Il grosso coltello da cucina con il quale l'arrestato ha minacciato il padre è stato poi rinvenuto dai militari della Stazione di Falcone nel corso di una perquisizione nel suo domicilio. L'escalation di violenza da parte dell'uomo nei riguardi del genitore si è manifestata la notte del 15 maggio scorso, quando si è introdotto nella casa paterna, forzando la porta d'ingresso e arrecando gravi danni.
E fu proprio in quell'occasione che, a causa dell'aggressività del figlio, l'anziano è stato costretto a trasferirsi in un'altra abitazione. In una delle tante minacce subite, poi, la vittima è stata anche obbligata a consegnare 350 euro al figlio, che altrimenti lo avrebbe accoltellato. Non contento, in più occasioni il 36enne utilizzò l'auto del padre a sua insaputa e senza il suo consenso. Dalle indagini è emerso anche che in un'occasione il genitore dell'arrestato riportò la frattura al mignolo della mano sinistra e un taglio al braccio destro per aver sbattuto su una finestra a causa dei colpi inferti dal figlio alle spalle. Al termine delle formalità di rito F. S. è stato condotto nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.