A casa di Daniele Mazza (pluripregiudicato messinese, 1993), ingegnosamente inseriti in una grondaia installata in un cortile interno, sono stati trovati 11 grammi di cocaina confezionati in dosi, più un bilancino di precisione e 4.520 euro in banconote di vario taglio.
E' finito nei guai anche Angelo Catalfamo (messinese, 1974, con alcuni precedenti di polizia), nel cui giardino di casa i carabinieri hanno scoperto 3 piante di cannabis indica dell'altezza di 2 metri e mezzo, interrate in grossi vasi che erano stati posizionati in un angolo di quella pertinenza esterna seminascosto dalla presenza di una fitta siepe che ne impediva la visione e ne ostacolava l'accesso.
Lo stupefacente e i bilancini, oltre al denaro ritenuto provento dell'attività illecita, sono stati sottoposti a sequestro, mentre i tre malviventi sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Sturniolo e Mazza sono stati condotti nel carcere di Messina gazzi a disposizione della magistratura, mentre Catalfamo è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo, che avrà luogo domani mattina.