L'imbarcazione stava rientrando in porto a Riposto, ed era proveniente dall'Albania. Durante le operazioni sono stati trovati anche due kalashnikov con relativi caricatori e 87 munizioni. Finiscono in manette nove catanesi.
Il carico di droga, il cui costo di acquisto è stimabile in oltre 1 milione di euro, era, con ogni probabilità, destinato al mercato catanese e avrebbe fruttato, al dettaglio, oltre 4 milioni di euro, vista l'attuale penuria di marijuana sulla piazza di spaccio etnea.
Poco dopo la mezzanotte dell'8 maggio, il peschereccio è approdato al porto di Riposto.I finanzieri sono intervenuti bloccando l'equipaggio, composto da due persone, Rosario Giuliano nato a Calatabiano il 4 agosto 1969 e Giuseppe Greco nato a Giarre il 23 maggio 1982.
Durante la perquisizione dell'imbarcazione i militari, occultate nelle stive, trovano numerose balle di marijuana avvolte in sacchi di juta.
Nella stessa zona, nascosti a ridosso della spiaggetta, sono stati fermati anche Carmelo Bertolini nato a Catania il 14 dicembre 1977, Massimiliano Brundo nato a Catania il 23 settembre 1973, Vincenzo Spampinato nato a Catania il 1 maggio 1973, Fabio Spampinato nato a Catania il 14 agosto 1983 e William Patané nato a Catania il 23 novembre 1989, tutti in attesa di partecipare alle operazioni di scarico della marijuana.
Nel corso delle concitate operazioni a bordo del motopeschereccio, i membri dell'equipaggio hanno tentato di liberarsi di due fucili d'assalto Kalashnikov con relativi caricatori e 87 munizioni gettandoli in mare. Ma sono stati recuperati dai sommozzatori a 12 metri di profondità.