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#Catania. Evasione fiscale, sequestrato un milione a imprenditore di Aci Sant’Antonio

Sequestro preventivo di beni da 1 milione e 100 mila  nei confronti di Angelo Amato, cinquantatreenne di Aci Sant'Antonio.

I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito il provvedimento nei confronti dell'uomo, titolare di una società operante nel settore del commercio all'ingrosso di metalli ferrosi semilavorati, che aveva occultato al ricavi per circa 2,2 milioni di euro.

Tutto ha inizio nei mesi scorsi, quando la società è stata sottoposta a una verifica fiscale. I militari della Tenenza di Acireale nel corso dell'ispezione hanno riscontrato che l'azienda aveva presentato regolarmente le dichiarazioni dei redditi ma che i valori non erano congrui con l'attività esercitata.

Dopo una lunga ricostruzione è emerso che l'amministratore, relativamente al triennio 2011-2013, aveva omesso nelle dichiarazioni circa 2,2 milioni di euro di ricavi evitando così il pagamento di imposte per circa 1,1 milioni di euro.

“Attraverso lo sviluppo dei dati acquisiti nel corso delle attività ispettive, è emerso – aggiungono dal Comando Provinciale Catania della Guardia di Finanza – che il titolare aveva occultato l'effettivo profitto realizzato dalla società simulando contabilmente diversi finanziamenti non onerosi conferiti dai soci nei confronti della stessa azienda”.

Ad Amato e al suo consulente fiscale  sono state applicate le sanzioni contemplate dalla normativa antiriciclaggio per circa 315 mila euro, rispettivamente per la movimentazione di somme in contanti oltre le soglie previste e la mancata segnalazione di tali operazioni agli organi di vigilanza.

L'imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Catania per dichiarazione infedele. L'Autorità Giudiziaria, su proposta della Finanza, ha quindi emesso un decreto di sequestro preventivo di beni a garanzia dei crediti vantati dall'Erario. E i finanzieri, dopo approfonditi accertamenti per individuare il patrimonio riconducibile all'indagato, hanno sequestrato oltre un milione di euro in titoli e obbligazioni e 50 mila euro depositati su conti correnti, fino a concorrenza dell'imposta evasa.

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