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#Caltanissetta. Anabolizzanti illegali, arrestato il gestore di una palestra

Distribuiva anabolizzanti illegali da Caltanissetta in varie parti della Sicilia. E così la Squadra Mobile arresta Giampiero Alfano di 44 anni, gestore di una nota palestra nissena di viale della Regione e denuncia un ventitreenne gestore di una palestra di Serradifalco.

Alfano posto agli arresti domiciliari, come disposto dal GIP del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della Procura della Repubblica, deve rispondere dei reati di commercializzazione di farmaci anabolizzanti del tipo Winstrol Depot e Titan.
“Le indagini  – spiegano dalla Questura di Caltanissetta – partono dopo un controllo effettuato dalla Polizia su tre ragazzi della provincia di Palermo trovati in possesso del farmaco Winstrol Depot classificato come anabolizzante e con prescrizioni scritte a mano su un foglio”. I giovani hanno raccontato ai poliziotti di aver comprato il farmaco in una palestra del nisseno Risaliti, attraverso i tabulati telefonici dei giovani, ad Alfano, gli investigatori della Squadra Mobile avviano un' sul mondo del doping tra i body builder nisseni.

I poliziotti scoprono così che le sostanze anabolizzanti erano destinate agli assuntori nisseni, ma anche a quelli provenienti da più parti della Sicilia come Petralia Sottana, San Michele di Ganzeria e Campobello di Licata. Le indagini hanno permesso di identificare tre assuntori,  tra cui un collaboratore della palestra gestita da Alfano, soliti ad acquistare sostanze dopanti. Anche i clienti identificati nel corso dell'indagine sono stati segnalati all'Autorità giudiziaria e sottoposti a perquisizioni domiciliari.

Le perquisizioni sono state estese anche a carico di un ventitreenne di Serradifalco, a cui Alfano aveva dato una palestra in gestione proprio a Serradifalco, e a carico dei proprietari di un'altra palestra di Barrafranca i cui titolari intrattenevano rapporti con Alfano discutendo di altri prodotti anabolizzanti, Primobolan e Viridex, consigliandogliene anche degli altri tipi, oltre a quelli già smerciati.

“Le intercettazioni telefoniche e ambientali – aggiungono dalla Questura – hanno confermato la consapevolezza del danno alla  che tali sostanze dopanti potevano avere sull'organismo sia da parte di Alfano che da parte dei suoi clienti a cui lo stesso raccomandava, per esempio, di non prendere caffè in concomitanza dell' di queste sostanze perché potevano rischiare un collasso.   Inoltre, il 44enne si poneva come vero esperto di anabolizzanti, che era solito chiamare bumme, procedeva a prescrivere ai clienti il regime di dosaggio, ossia il ciclo da seguire, offrendosi egli stesso ad effettuarle e, in un caso, addirittura, faceva un'iniezione a un collaboratore in assenza di precauzioni  igienico-sanitarie”.

L'uomo è stato inchiodato anche dalla videosorveglianza che lo ha immortalato mentre prelevava i farmaci anabolizzanti da un nascondiglio all'interno di un'intercapedine di un garage nel seminterrato di un palazzo di fronte la sua palestra dove era solito parcheggiare le sue auto e la sua moto. Intanto, proseguono le indagini della Squadra Mobile per fare chiarezza su tutta la vicenda.

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