Nel 2014 la Pagano Costruzioni realizza i lavori di ripristino della condotta idrica del Torrente Mela gravemente danneggiati dall'alluvione del novembre 2011. La stazione appaltante era il Comune di Milazzo.
La vicenda nasce dagli esposti presentati da una diversa impresa di costruzioni che ha ritenuto che il direttore dei lavori, geometra La Malfa, il RUP, Toto, e l'amministratore unico dell'impresa che ha effettuato i lavori, Pagano Tindaro, avessero commesso un falso, attestando che alla data del 9 aprile 2014 fosero stati realizza circa il 60 % dei lavori.
L'ammontare dei lavori era di oltre mezzo milione di euro.
Il Pubblico Ministero ha chiesto la condanna degli imputati ad otto mesi di reclusione.
Gli imputati, convinti della propria innocenza, avevano rinunciato alla già maturata prescrizione, chiedendo di essere giudicati nel merito.
I legali Tommaso Autru Ryolo, Antoniele Imbesi e Santi Certo hanno sostenuto che nessuna falsità potesse essere ritenuta nella dichiarazione incriminata, che la contabilità fosse stata tenuta in maniera regolare e la dichiarazione costituisse fedele rappresentazione della realtà dei fatti.
Una decisione pienamente condivisa dal giudice Monocratico, che ha assolto tutti gli imputati.