Il progetto parte da un accordo fra la Soprintendenza dei Beni culturali del Mare e diversi partner pubblici e privati allo scopo di approfondire l'esame di uno dei siti archeologici subacquei più interessanti del Mediterraneo: il portico di Sottomonastero a Lipari.
Alcuni anni fa, in seguito a lavori di dragaggio del porto, è stata individuata una struttura di cui si riconosceva il basamento e le basi di alcune colonne. Un ritrovamento eccezionale perché tutta la struttura si trova a circa 9 metri di profondità e quindi è l'evidenza di un bradisimo macroscopico che ha determinato l'abbassamento del livello al di sotto del mare di molti metri. Lo scavo è estremamente interessante sia da un punto di vista scientifico che didattico ed è uno di quei rari esempi in cui si può realizzare uno scavo stratigrafico in mare in quanto i reperti sono ricoperti da uno strato di sedimenti alluvionali portati dai fiumi dell'interno. Altra valenza fondamentale del progetto è il ruolo di attrattore verso le Isole Eolie di studenti, appassionati e studiosi dall'Italia e dall'estero in modo da creare un circuito virtuoso di comunicazione per lo sviluppo della valorizzazione dei beni archeologici, paesaggistici e naturalistici dell'arcipelago eoliano.
Al fianco della Soprintendenza dei Beni Culturale del Mare, collaborano al progetto anche Federalberghi Isole Eolie e Isole minori, ProLoco Isole Eolie, l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, il diving center La Gorgonia di Lipari, FSC Group, IBAM-Cnr, Alilauro Spa, Arena Sub, la Libreria Internazione “Il Mare”, il diving center “Saracen”, il Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera e la Capitaneria di Porto di Lipari.