“Se parte la nuova riscossione delle cartelle esattoriali le conseguenze saranno il sequestro della casa, il fermo amministrativo del veicolo, oltre un milione di cartelle pazze in un anno, imprese e persone rischiano di fallire subito senza nessuna colpa anche con le bollette già pagate”.
Questa è l'allarme lanciato da Rete Imprese Italia, l'organismo che raggruppa Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato, Casartigiani, Upla/CLAAI, Legacoop e Confcooperative.
“Imprese e famiglie sono schiacciate dalle tasse – afferma Totò Bonura, portavoce di Rete Imprese Italia e direttore di CNA – Il 57% del reddito prodotto dalle imprese viene riscosso dallo Stato per tasse e oneri vari. Per uscire dalla crisi chiediamo allo Stato di riformare il fisco e alla Regione di approvare un piano straordinario per il lavoro”.
Meno tasse e più lavoro. Queste ed altre istanze di Rete Imprese Italia saranno esposte in conferenza stampa domani 8 luglio alle 10 presso la Camera di Commercio di Catania prima del sit – in organizzato per lunedì 11 luglio alle ore 9.30 davanti la sede della Serit di Corso Sicilia e l'Agenzia delle Entrate di via Monsignor Domenico Orlando 1 a Catania.