E' iniziata stamane la fase di smontaggio per separare le varie parti della Vara e permettere il trasporto del ceppo della “machina” festiva al deposito invernale. Lo smontaggio ha preso il via dalla classica mantovana che cinge il perimetro della Vara.
Successivamente si passerà a tutte le rappresentazioni e le decorazioni che fanno parte della Vara, nei vari livelli come il sole, la luna, le nubi, gli angeli e i puttini. Le statue di Mata e Grifone, i due mitici giganti fondatori di Messina ed anche “geni tutelari” della stessa, lasceranno invece piazza Duomo per rientrare al deposito di via Catania, dove resteranno fino al prossimo agosto.
Momento di richiamo ed interesse per turisti e non, le due statue equestri sono state accolte dalla tradizionale curiosità ed attesa a Camaro e nelle “passeggiate cittadine”. I due giganti hanno assunto l'attuale posizione equestre sin dal 1723, ma precedentemente a tale data non avevano una forma stabile e di volta in volta erano montati e vestiti per l'occasione. La tradizione delle due statue di Mata e Grifone, di cui non esiste una data di nascita certa, è fatta risalire intorno al Cinquecento, attraverso una nota di pagamento del 22 agosto del 1548, per la fornitura di un paio di guanti per la sola Gigantessa e di uno stendardo per la lancia del Gigante.