Quella mostra che ebbe un successo clamoroso, tanto che la chiusura prevista dapprima il 30 giugno fu prorogata al 31 agosto, raccolse per la prima volta i dipinti del grande messinese sparsi in Italia e nel mondo. Fu una occasione storica, perché offrì la possibilità di vedere dipinti generalmente noti soltanto attraverso riproduzioni.
Diciotto le opere di Antonello che furono esposte, nove quelle a lui attribuite, provenienti dai musei di Sibiu (Romania), Reggio Calabria, cefalù, monaco, Palermo, Messina, Genova, Siracusa, Berlino, Parigi, Anversa, Venezia, Vienna, Detroit, Pavia, Novara, Ragusa, Milano e Padova. Altri dipinti esposti erano in connessione con le opere antonelliane o ad artisti operanti dalla metà del ‘300 ai primi anni del ‘400.
Complessivamente oltre 100 opere che ebbero come degna cornice palazzo Zanca con l'allestimento dell'architetto Scarpa. Di Antonello da Messina, Palazzo Zanca tornò ad ospitare una rassegna nel 1982, quando fu organizzata la mostra della cultura “In Sicilia nel Quattrocento”, che chiuse il ciclo di manifestazioni antonelliane che si tennero nella città dello Stretto a cavallo tra il 1981 ed il 1982, promosse dall'Assessorato regionale ai beni culturali in occasione del V centenario della nascita di Antonello da Messina.
La mostra documentò l´intrigata vicenda culturale siciliana del Quattrocento, attraverso manoscritti, miniature e libri raccolti in biblioteche nazionali ed estere.