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13 ottobre 19.19 Comitato per Renzi, appello a Crocetta sulle risorse pubbliche

Appello al candidato alla presidenza della Regione siciliana Rosario Crocetta, ai candidati alle elezioni regionali del , agli Organi regionali del Partito Democratico per la trasparenza e la chiarezza sull'impiego delle risorse pubbliche.

“La politica -scrivono i portavoce del Comitato di Messina “Matteo Renzi Adesso!”- è  per noi  l'arte ragionevole di rappresentare i desideri, le aspettative, le scelte dei cittadini;  è l'arte che raccoglie le tante voci della società e le ricompone nella sintesi condivisa e nelle risposte concrete che orientano, amministrano e governano i fenomeni umani e territoriali, i progetti delle comunità intersecandoli con i progetti degli individui.

La politica è per noi un luogo di afflusso di domande diffuse e di risposte possibili, un luogo di rendiconto pubblico e permanente delle azioni compiute, delle modalità con cui queste azioni si compiono e delle risorse umane ed economiche che si mettono in campo per produrle.

La velocità e la diffusività di fenomeni ammorbanti e criminali che stanno alterando i luoghi conosciuti della politica e il sistema organizzativo dei partiti, coinvolgendo sempre più di sovente anche il nostro e le istituzioni rappresentative alle diverse scale, dissipano il rapporto di fiducia tra cittadino e rappresentante e ci impongono un'operazione di verità e di trasparenza nei confronti della comunità. Dobbiamo avere il coraggio e la maturità di fare il rendiconto di tutto il nostro operato ai cittadini, ai nostri elettori, a chi ci voterà, ma anche a chi non ci voterà mai: tutti i cittadini, infatti, concorrono al funzionamento della democrazia e della politica, e a tutti dobbiamo rendere conto!

Poiché i cittadini, sia che votino o meno,  concorrono al funzionamento della politica, abbiamo un dovere nei loro confronti che deriva dal patto fiduciario e originario del sistema democratico.

Noi più di tutti siamo chiamati a quel patto originario che deriva dall'appellarsi direttamente al concetto di democrazia. Abbiamo scelto di chiamarci Partito Democratico, perché crediamo nel controllo delle azioni svolte da parte del popolo e delle comunità. Per questi motivi, noi prima di tutti, dobbiamo sempre rendicontare come spendiamo i soldi pubblici che ci vengono affidati, come siamo strutturati, quante risorse economiche abbiamo, come pensiamo di ridurre tali spese. Se Il partito nazionale ha bilanci certificati, il partito a tutti i territoriali deve rendere certificato e trasparente l'uso delle risorse economiche. Il partito democratico che abbiamo in mente è una stanza di cristallo, all'interno della quale nessun movimento rischia di apparire oscuro e nascosto.

Questo appello è pertanto rivolto a tutti i democratici coinvolti a tutti i livelli del l'impegno politico e in modo particolare ai candidati alle prossime elezioni regionali, a partire dal più autorevole, Rosario Crocetta.

È arrivato il tempo di agire e di compiere azioni unilaterali che immettano segnali tangibili di discontinuità rispetto a quanto si sta appurando in questi mesi; senza aspettare che a farlo per noi siano nuove leggi o,  peggio,  nuove notizie di crimini e misfatti nella pessima gestione dei soldi pubblici.

E' arrivato il tempo di cambiare i modi di essere associazione-partito e  i modi di gestire i consistenti flussi di risorse economiche che ad essa vengono destinate.

È arrivato il tempo di azioni unilaterali e forti per la trasparenza effettiva e totale dei canditati e poi dei rappresentanti eletti, per la chiarezza delle loro risorse economiche impegnate durante le competizioni elettorali e dei contributi esterni che dovessero utilizzare.

È arrivato il tempo della chiarezza sulle risorse umane ed economiche impegnate per la gestione dei gruppi politici in seno agli  organismi eletti e per la gestione dei gruppi locali e delle sedi stabili o temporanee del Partito.

È arrivato il tempo di rendere conto a tutti di come il nostro Partito utilizza i soldi dei contribuenti, di come il Partito paga le sue spese, di quali risorse private disponga e per quali ragioni ne disponga ed infine di quali consulenti e dipendenti utilizza.

Per questi motivi chiediamo immediati segni di discontinuità concreta e non parolaia, sottoscrivendo questi impegni pubblici:

1) Rendicontazione immediata dei soldi pubblici attribuiti al gruppo PD all' Ars nel corso dell'ultima legislatura; segnatamente, di come sono stati attribuiti ed utilizzati dai   singoli deputati; pubblicazione online sia dei bilanci regionali del partito sia dell'utilizzo generale da parte del gruppo parlamentare.

2) Rendicontazione immediata dell'utilizzo delle risorse umane presso il gruppo del PD all' ARS o presso il gruppo in altre assemblee elettive locali: cosa fanno, perché lo fanno, quanto percepiscono i consulenti del Partito nelle assemblee elettive.

3) di riduzione delle spese per il funzionamento dei gruppi del PD all'ARS e nelle assemblee elettive.

4) Rendicontazione dell'utilizzo dei soldi pubblici e delle strutture pubbliche a disposizione del Partito a livello regionale e locale. Segnatamente: cosa si fa dei soldi pubblici destinati al funzionamento delle sedi del partito a livello locale, quali sono le risorse destinate al funzionamento delle sedi del Partito e per cosa vengono impiegate.

5)  Impegno per la redazione di un “Piano trasparenza economica” dei rappresentanti eletti all'ARS: come intenderanno impiegare le risorse pubbliche, su tutta la filiera del proprio impegno in sede parlamentare nel corso del quinquennio in cui rappresenteranno il Partito.

6) Tutti i candidati eletti del PD nelle assemblee elettive di tutti i livelli, devono rendere pubblici e online le loro spese complessive, e i loro eventuali finanziatori e sostenitori. Devono rendere pubblici i nomi di chi ha per loro prestato opera intellettuale e lavorativa retribuita (consulenti e dipendenti).

7) Il candidato alla Presidenza si impegni a  rendere pubblici e disponibili online le spese sostenute per la sua campagna e gli eventuali finanziatori e sostenitori; deve anch'egli rendere pubblici i nomi di chi ha per lui prestato opera intellettuale e lavorativa retribuita, come consulenti e dipendenti

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