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12 novembre 09.57 Tagli FS, nota del capogruppo UDC alla Provincia Matteo Francilia

Il capogruppo Udc – Il centro con D'Alia Matteo Francilia è intervenuto ieri in consiglio contro la paventata intenzione delle FS di chiudere la stazione di Messina Marittima e di sopprimere i treni notturni a lunga percorrenza.

Sembra ormai infatti confermato che fra poco più di un mese le dello stato taglieranno gran parte dei residui treni – notte: le ragioni, in questo caso, sarebbero da imputare alla concorrenza spietata dei voli low – cost e del calo progressivo della richiesta di cuccette.

Francilia nel suo intervento, oltre a richiedere al Presidente della Provincia Ricevuto di farsi carico della questione, ha richiesto all'aula di assumere una posizione netta contro tale , dichiarando inoltre che nei prossimi giorni si farà carico insieme a tutte le forze politiche del Consiglio Provinciale, di preparare un documento o una mozione a tutela degli utenti e dei lavoratori che prestano tale servizio.

“Se le FS si ostineranno nel portare a termine questo piano di soppressione dei servizi” – dichiara Francilia – “le ripercussioni in termini di disagi per i cittadini siciliani che studiano o lavorano nelle regioni del nord o per i nostri concittadini del nord che vengono in vacanza in Sicilia in treno saranno pesantissime con ingenti danni al settore alberghiero e della ristorazione in primis. Un altro evidente problema è quello della preservazione delle maestranze oggi impiegate nel settore del trasporto marittimo dei treni che sarà soppresso: vogliamo sapere cosa ha in mente per loro l'azienda, prima che il piano venga implementato e non a ‘babbo morto'.”

“L'utilizzo dei treni notturni comporta evidentemente dei vantaggi: per gli utenti, è possibile sfruttare le ore notturne per percorrere lunghe e lunghissime distanze evitando di perdere preziosi giorni di lavoro o di ferie, per l'azienda è possibile sfruttare tariffe elettriche notevolmente più convenienti rispetto a quelle diurne abbattendo i costi di servizio. Ecco perché – conclude Francilia – l'azienda deve motivarci le ragioni che l'hanno portata ad una scelta tanto insensata quanto scellerata”.

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