Un testo decisamente divertente ma che è in grado di far riflettere sul momento che attraversa la nostra Terra. “L'ufficio” del titolo è quello di Dio, un Dio molto umano che si trova ad avere molti problemi nei rapporti con noi terrestri. di oggi. Nell'”ufficio” di Dio ci sono ministri con compiti equamente distribuiti: c'è Piotr, addetto alla Politica; Zita all'Economia; Vassilij alle Passioni; Marcus responsabile dell'Ecologia e infine c'è Anna, sensibile e attenta segretaria. Insieme lavorano per il Mondo, a sostegno dell'operato di Dio nell'orientare, aggiustare ma mai modificare il corso delle cose e condividono un ufficio, adeguatamente arredato con una lunga scrivania, delle sedie, una libreria piena di schedari e raccoglitori per le varie pratiche. È un Dio che vede e partecipa, che ama il calcio, soffre, si emoziona, si altera, si dispiace nel vedere l'uomo – che lui ha creato con tanto Amore – scegliere il Male e non il Bene.
Anche i suoi collaboratori hanno perso l'entusiasmo e la vitalità che li aveva animati durante eventi storici come la Rivoluzione francese. Sulla terra ormai l'Economia e la Politica si sono perse lungo la strada del profitto personale, la Passione ha invaso tutto ma in senso consumistico di piaceri effimeri e immediati, per non parlare dell'Ecologia che soffre per la disattenzione degli uomini. Dio allora, si prepara per la fine del mondo, ma è costretto a desistere per l'insistente richiamo dei suoi ministri che, ribellandosi a lui, ottengono i pieni poteri per un anno intero.
Nella prossima stagione “L'ufficio” sarà in tournée in tutta Italia. Si replica fino a domenica 15.