#Vittoria. Sequestrate 35 tonnellate di ortaggi di provenienza sospetta

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Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria hanno effettuato un controllo presso una che commercializza prodotti ortofrutticoli in contrada Pozzo Bollente a Vittoria. I poliziotti durante il controllo hanno appurato che la gran parte dei prodotti ortofrutticoli all'interno del magazzino non era in alcun modo tracciata. E così, sono state sequestrate 35 tonnellate di prodotti.

Il controllo è stato svolto dai poliziotti  insieme al personale del Corpo Forestale dello Stato e dell'Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, con la collaborazione dei medici dell'ASP, degli ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro e dei Vigili del Fuoco.

“In particolar modo attività info-investigative della  – spiegano dalla Questura di Ragusa – avevano permesso di appurare che con molta probabilità, i prodotti commercializzati dall'azienda non erano in alcun modo tracciati, ovvero non era possibile stabilire se ciò che era venduto alla grande distribuzione fosse realmente coltivato in territori della provincia di Ragusa o limitrofi ad essa, a discapito sia dei consumatori che dei coltivatori iblei che più volte avevano lamentato l'importazione ed immissione illecita di prodotti extracomunitari”. Le ipotesi sono state confermate durante il controllo, infatti, per stessa ammissione del titolare, gli ortaggi erano trasportati senza alcun documento dal produttore al suo magazzino, dove acquistava il prodotto e lo etichettava, certificandone la provenienza senza alcuna certezza, anzi per una presunzione connessa alla localizzazione dell'azienda venditrice. Una volta confezionati gli ortaggi li vendeva alla grande distribuzione, che conseguentemente li immetteva sui banchi dei supermercati.

Vittoria_Polizia Ragusa 5_5-16 sicilians (4)“Il titolare – aggiungono dalla Questura di Ragusa – si è dimostrato collaborativo, asserendo che se non avesse proceduto in questo modo non avrebbe potuto lavorare, ma era egli stesso conscio del fatto che se il produttore gli avesse venduto prodotti agricoli provenienti da mercati esteri, lui non l'avrebbe mai potuto scoprire”.

Durante il controllo è stato scoperto che molti dei lavoratori non erano assunti regolarmente. Da un primo controllo, sono in corso accertamenti sulle singole posizioni, anche dei lavoratori in regola, è emerso che ben 14 su 33 dipendenti erano irregolari.

Anche l'ASP, intervenuta con i suoi medici, ha riscontrato l'assenza di documentazione idonea, pertanto ha intimato la sospensione immediata dell'attività fino a quando la società non presenterà i documenti necessari per la lavorazione di prodotti alimentari.

Durante il controllo è stata riscontrata l'assenza della documentazione sulla provenienza e pertanto sono stati sottoposti a sequestro amministrativo: 30 mila e 80 chili di pomodori a grappolo rosso, mille e 200 chili di cetrioli tondi, 710 chili di zucchine bianche, 2 mila e 290 chili di pomodori piccadilly e mille e 200 chili di finocchi. Durante i controlli sono stati trovati anche prodotti accompagnati dalla fattura dell'azienda produttrice che ne attestava la provenienza che pertanto potranno essere immessi sul mercato qualora verranno sanate le irregolarità sopra indicate.

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