Via libera del Consiglio a Messina Città Metropolitana

Consiglio comunale2Il Consiglio comunale, tornato a riunirsi stamani per una seduta aperta e straordinaria relativa alla trattazione dell'Area Metropolitana dello Stretto di Messina alla presenza dell' alle Risorse del mare Filippo Cucinotta, dei docenti universitari Josè Gambino, Michele Limosani e Stefano Agosta, dell'architetto Giovanni Lazzari in rappresentanza della Consulta degli ordini professionali della provincia di Messina, dei rappresentanti sindacali e delle forze sociali e datoriali, dopo un ampio dibattito con numerosi interventi dei consiglieri presenti in Aula ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno della Città Metropolitana dello Stretto.

“Premesso che -si legge nel documento- recependo le indicazioni degli esperti intervenuti il Consiglio comunale ne condivide il significato progettuale secondo le strategie e le considerazioni che presiedono all'ipotesi di costituzione per effetto di una proponenda legge regionale della “Città Metropolitana dello Stretto”, l'Aula consiliare approva l'ipotesi della costituzione a tutti gli effetti di legge di Messina quale Città Metropolitana dello Stretto, nel cui ambito territoriale, geografico e politico sono compresi i 51 Comuni Alì, Alì Terme, Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Castroreale, Condrò, Fiumedinisi, Forza d'Agrò, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Gualtieri Sicaminò, Itala, Leni, Letojanni, Limina, Lipari, Malfa, Mandanici, Merì, Messina, Milazzo, Monforte S. Giorgio, Mongiuffi Melia, Nizza di Sicilia, Pace del Mela, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, Rometta, S. Marina di Salina, S. Filippo del Mela, S. Pier Niceto, S. Alessio Siculo, S. Lucia del Mela, S. Teresa di Riva, Saponara, Savoca, , Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Valdina, Venetico e Villafranca Tirrena.

Il Consiglio comunale, a nome di tutti i concittadini, nel salutare nelle città sopra menzionate le operose popolazioni dei Comuni citati, auspica che l'ipotesi per la costituzione di Messina quale Città Metropolitana dello Stretto sia discussa da ogni singola comunità in altrettante adunanze dei rispettivi Consigli comunali e sia portata all'attenzione del presidente dell'ARS Giovanni Ardizzone, del presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e dell'assessore agli Enti locali Patrizia Valenti.

Il Consiglio dà mandato alla presidente Barrile – prosegue il documento – di intraprendere e condurre tutte le opportune iniziative affinché l'ordine del giorno sia rappresentato nelle sedi istituzionali sopra citate, per recepire le istanze qui rappresentate e riassumibili nei seguenti principi: ampliare il territorio delle città metropolitane per Messina, Catania e Palermo, oltre gli attuali confini del Comune capoluogo (come attualmente previsto nel DDL in discussione all'ARS) per farlo coincidere con quello delle aree metropolitane istituite con legge regionale 9 del 1986 e che prevede per Messina il coinvolgimento e l'adesione dei 51 Comuni, prevedere appositi strumenti, che incoraggino la partecipazione popolare per consentire ai Comuni appartenenti alla città metropolitana di deliberare sulla volontà di adesione alla stessa città metropolitana o di spostamento ad un libero consorzio e ai quei Comuni che fanno parte dell'attuale Provincia regionale ma non compresi nella città metropolitana di deliberare in merito all'eventuale adesione alla stessa città metropolitana, improntare i rapporti tra i Comuni che scelgano di aderire alla città metropolitana ed il Comune capoluogo di provincia sulla base della leale collaborazione tra enti e del riconoscimento delle prerogative istituzionali di ciascuno, promuovere tra i Comuni la collaborazione e la più ampia sinergia nella pianificazione e nella progettazione dello sviluppo del territorio e una ripartizione delle risorse finanziarie destinate dall'Unione europea e dal Governo nazionale sulla base di una progettazione condivisa e tenendo conto delle rispettive vocazioni e specializzazioni territoriali, definire sin da subito nella normativa regionale, in attuazione dei principi di sussidiarietà e differenziazione, le funzioni e le competenze da attribuire alla città metropolitana (come, del resto, già accade nel DDL nazionale attualmente in discussione al Senato), prevedere l'elezione diretta del sindaco metropolitano e del consiglio metropolitano, impegnare sin da subito il Governo regionale siciliano a sostenere con gli strumenti legislativi le intese che le città metropolitane di Messina e Reggio Calabria definiranno per l'integrazione delle attività e delle funzioni finalizzate alla realizzazione dell'area integrata dello Stretto.

Infine – conclude il documento – si conferisce mandato alla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile di rappresentare ove convenga nelle sedi più opportune e specificamente al presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana Ardizzone di volersi adoperare affinché nell'eventuale riproposizione del disegno di legge per la formulazione delle Città Metropolitane, ovvero in una nuova iniziativa di proposta di legge avente per oggetto costituzione delle città metropolitane nella Regione Sicilia, voglia tenere conto dei principi formulati”.


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