#Vestiti,usciamo. Primi appuntamenti con imprevisti

Gea Nuccio
Gea Nuccio

Quell'aperitivo non era un vero e proprio primo appuntamento. Ma la cena sì. Il primo incontro è sempre un grande punto interrogativo. La nostra mente diventa un pallottoliere dal quale estrarre domande a tempesta. Cosa dirò? Cosa dirà? E, soprattutto, come finirà? Noi donne siamo bravissime ad arrovellarci il cervello con domande marzulliane che nel 99% dei casi non hanno risposte. Ammettiamolo, inutile fare tanto le furbe. Quando un uomo piace non esiste razionalità e fermezza di pensiero. Durante la prima cena diventiamo tutte anoressiche. Mangiamo poco e siamo sempre con il bicchiere di vino in mano. Iniziamo ad assumere pose sensualissime, a tratti svenevoli. La cena ci sembra durare un'infinità, come quelle dei matrimoni calabresi a venticinque portate. Vogliamo finisca presto. Fioretto della serata? Baciami, baciami, baciami. Please.
Bye, bye ristorante. Questo stasera è qui e io non vedo l'ora di essere sua. E così sia. E poi, tornata a casa, arriva la telefonata inaspettata. Lui. Solo per dirti buonanotte. Mi costringe a ragionare anche alle tre del mattino, ottimo. Cioè, esattamente, perché mi hai chiamata? Volevi davvero dirmi solamente buonanotte? Non lo saprò mai. Le domande sono rimaste mentali. A lui, con una voce da agnellino pre sgozzamento, risposi: notte a te. E non mi sono specchiata; immaginate le pupille degli occhi. Sono certa sarebbero stati cuori. Pessima. Lo dico autonomamente.

La telefonata o il messaggino post rapporto fisico diventano il classico start up del girondì girondello gioco delle parti. In un rapporto, qualsiasi esso sia, come si fa a stabilire chi è che conduce questo gioco? Come per il Monopoli, nei rapporti di coppia esistono delle regole da conoscere? Per una strana concentrazione ormonale, il primo appuntamento diventa il punto di partenza. Da lì, un grande in bocca al lupo e via con il lancio dei dadi. Ma come in tutti i giochi, anche nel Monopoli esiste la casella degli imprevisti.

Imprevisto: mi piace veramente. Abbandoniamo dunque la tattica del Monopoli e iniziamo ad affrontare la vicenda come si programmerebbe un business plan industriale. Sotto la voce grandi rischiNoi ci innamoriamo ed è questo il grande rischio. Noi donne, tanto emancipate e disinibite, siamo in realtà delle grandi sognatrici. Anche le più indipendenti amano avere accanto qualcuno che le faccia sentire meravigliosamente uniche. Siamo abituate a bastare a noi stesse ma quando lui ci guarda in quel modo desistiamo. Sventoliamo bandiera bianca. Ma al cacciatore seriale non lo diciamo. Gli facciamo continuare a credere di essere nella tappa di parco della vittoria del Monopoli.

Quando iniziamo una relazione, di qualsiasi natura ed entità essa sia, come Super Saiyan, ci trasformiamo in surrogati di Anassimene. Il filosofo scrisse una cosa del tipo: “Il cosmo è una sostanza eterna”. Ecco siamo uguali uguali. Lui, il nostro cosmo eterno. Confessione di massa. Siamo pazze. Rinchiudeteci come prigioniere in Papua Nuova Guinea e gettate la chiave. Anna Magnani durante un'intervista disse che noi donne non siamo adatte al non coinvolgimento sentimentale. Verissimo. Dunque sapete cosa vi dico? Ci piace il cacciatore seriale? Godiamocelo e… work in progress!

Gea Nuccio

Torna a Sicilians dopo una giustificata assenza di 5 anni. Anni che avrebbe fermamente voluto dedicare all'esclusiva cura delle sue passioni: nutrirsi di solo sushi e alette di pollo a giorni alterni, fontane di buon bianco ghiacciato, dormire fino a tardi, costruire un eliporto sul terrazzo di casa in cui fare atterrare Mr Grey per andare a sentire e vedere La Traviata senza fare la fila in autostrada. Purtroppo, nulla di tutto ciò si è realizzato e così eccola di nuovo con noi.

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