Vertenza Teseos, l’assessore Borsellino non mantiene gli impegni

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Una protesta dei lavoratori della Teseos (Foto Dino Sturiale)

“Inadeguati e discriminatori”. Così la FP Cgil definisce i criteri con i quali sono stati individuati i 26 lavoratori della cooperativa Teseos che rischiano il licenziamento.

Durante l'incontro convocato presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro dal direttore Franco De Francesco con i sindacati e la presidente della coop Grazia Romano si è lavorato per individuare le soluzioni per evitare la messa in mobilità dei lavoratori, che lavorano per la Servizi Riabilitativi, della quale l'ASP 5 è azionista di maggioranza.

“Ancora sussistono i margini per evitare i licenziamenti spiega Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil di Messina. Bisogna riaprire l'interlocuzione con l'ASP e la SRR, considerato che si vogliono licenziare lavoratori che hanno costituito con i loro fondi la società”.

Dopo la riunione all'Ufficio del Lavoro la FP Cgil ga incontrato il commissario straordinario dell'ASP 5 Manlio Magistri, al quale è stato chiesto di illustrare all'assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino la grave situazione degli della Teseos e di farsi promotore di un altro incontro con per sottoscrivere un verbale che garantisca i posti di lavoro.

“A giorni dovrebbe essere pubblicato il bando per l'indizione dell'asta pubblica per l'alienazione dell'intera partecipazione azionaria dell'ASP 5 nella SSR -aggiunge Clara Crocè- ma ancora non ci sono garanzie a tutela di tutti i lavoratori.

Ancor prima della vendita delle azioni, è necessario procedere al passaggio dei lavoratori dalle cooperative alla SRR e l'accreditamento della società. L'assessore Borsellino deve mantenere gli impegni assunti con il sindacato: non è possibile  cambiare  continuamente le carte in tavola”.

Altro nodo da sciogliere il pagamento degli stipendi ai lavoratori in cassa integrazione. Il direttore dell'Ufficio del Lavoro ha però ribadito che la richiesta di ammortizzatori sociali presentata dalla Teseos è stata respinta e adesso la coop ha l'obbligo di pagare gli stipendi ai lavoratori che sono stati messi in cassa integrazione tra gennaio e marzo.

Sulla stessa linea d'onda anche la Cisl FP. “Riteniamo -commenta il segretario generale Calogero Emanuele- che ci siano tutte le condizioni per trovare soluzioni alternative ai paventati licenziamenti. Occorre quindi chiamare in causa anche l'Azienda Sanitaria Provinciale e la Società di Riabilitazione. Essendo in una fase di riordino e di riorganizzazione dell'intero sistema del servizio di riabilitazione, non appare opportuno procedere a licenziamenti di personale.

La situazione attuale, infatti, dipende dal mancato accreditamento della SSR per il quale c'è un impegno ben preciso dell'assessore Borsellino, che però non è stato ancora mantenuto.

“Bisogna capire -puntualizza Emanuele- dove si è fermata la procedura e quali adempimenti da parte di ASP e SSR, ad oggi, non sono stati completati”.

Il direttore dell'UPL De Francesco ha convocato un altro incontro per martedì prossimo, cui parteciperanno anche l'ASP 5 e la SSR per verificare quali siano le condizioni necessarie per evitare il ricorso alla mobilità.

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