Vertenza Feluca, Zuccarello: “Ora un futuro ai lavoratori”
Ancora un'operazione verità della quale è protagonista il consigliere comunale dei Progressisti Democratici Daniele Zuccarello. Quella illustrata stamane prende le mosse dalla storia della società Feluca, che dal 2008, anno della liquidazione, ha lasciato in un limbo senza risposte 17 lavoratori.
Ma soprattutto parte dai numeri e dalle carte che Zuccarello mostra a riprova del proprio operato di amministratore delegato nel biennio 2006-2008.
“Vi racconto la storia così per come è andata perché sui giornali si è fatta allusione a una mia cattiva gestione. Se io avessi usurpato gli stipendi dei lavoratori che sono qui presenti, loro non sarebbero qui”.
Il consigliere, armato di contratti, transazioni, operazioni e debiti risalenti all'epoca dei fatti, ha aperto la conferenza stampa a Palazzo Zanca con una puntuale cronistoria della società Feluca. Dalla sua costituzione nel 2000 alla messa in liquidazione del 2008, fortemente voluta dall'allora sindaco Giuseppe Buzzanca.
La liquidazione si era resa necessaria, a detta di Zuccarello, poiché si era verificato un accumulo di debiti non dovuto alla gestione del consigliere ma al dimezzamento dei fondi provenienti dal Piano servizi del Comune, che era passato da un finanziamento di un milione di euro a 530 mila euro l'anno.
Taglio che scatenò una reazione a catena di mancati pagamenti tra i partner dell'azienda (in particolare tra Intermedia Scrl, che deteneva il 51% della Feluca Spa, ed Editoriale 109 srl, con cui quest'ultima aveva stipulato un contratto di affitto di ramo d'azienda e che nel 2004 aveva presentato istanza di fallimento.
Fatto questo, che rese obbligatoria per Feluca la procedura fallimentare. Il ramo d'azienda di proprietà dal Comune di Messina è stato trasformato nel marzo 2011 in una New Co, con delibera dei Consigli comunale e provinciale. Tuttavia, i lavoratori ex Feluca, pur essendo stati integrati nell'assessorato alle Politiche Sociali, non hanno alcuna certezza sul proprio futuro, anche se recentemente il sindaco Renato Accorinti si era espresso in maniera positiva rispetto alla possibilità di un loro impiego.
“Al di là delle notizie criminis date su alcuni giornali e che saranno affrontate nelle opportune sedi -ha chiarito Donatella Sindoni, consigliere PD, difendendo Zuccarello- è ora che si dica a questi lavoratori la verità, anche se non hanno più diritto al lavoro che svolgevano. Eppure, anche il Centro Elaborazione Dati si è espresso favorevolmente al loro impiego nel servizio informatico”.
“”Il loro problema -ha spiegato senza peli sulla lingua Zuccarello- è che non hanno un patrozzo che li sponsorizzi. Inutile tornare sulle clientele che si sono perpetrate per anni a Messina”.
E' stata anche avanzata la proposta che i 17 ex Feluca possano occuparsi del recupero crediti per conto del Comune, mansione che più volte è stata affidata ad enti esterni. Adesso la parola spetta alla Giunta Accorinti, che dovrà decidere cosa ne sarà di loro.