Unioni gay, l’ANDDOS: “Sono un parametro di democrazia”

Mattia e Tonino matrimonio 27 7 2014 a
Mattia e Tonino finalmente sposi il 27 agosto scorso

“Esprimiamo grande soddisfazione per l'iniziativa della coppia Mattia Bellante e Tonino Augliera, che non potendo farlo a Messina hanno sancito la loro unione a Taormina, iscrivendosi nel Registro delle Unioni civili.

Un passo importante per la loro storia d'amore e un atto significativo per indurre i sindaci di tutto l'hinterland siciliano, a cominciare dalla città di Messina che non ha celebrato l'unione dei due ragazzi, a istituire un Registro delle Unioni civili”.

Dopo l'offerta da parte di tre cattolici di benedire l'unione di Mattia e Tonino, all'amministrazione di Taormina e all'assessore Pina Ranieri, che il 27 agosto scorso ha celebrato la loro iscrizione nel Registro dell Unioni Civili, arrivano le congratulazioni di Mario Marco Canale, presidente dell'ANDDOS, l'Associazione Nazionale contro le Discriminazioni Da Orientamento Sessuale.

Una battaglia, quella per il Registro delle Unioni Civili, nella quale l'Arcigay di Messina e il suo presidente Rosario duca, confermato questa sera per un mandato di altri tre anni, portano avanti da tempo.

“E' un passo molto importante, dopo il matrimonio dimostrativo celebrato nei giorni scorsi a Carini, successiva alla sentenza di Grosseto e l'analoga iniziativa spontanea del sindaco di Fano, nella Marche e del sindaco Luigi De Magistris di Napoli -aggiunge Canale. Adesso anche le altri città italiane importanti come Palermo devono subito prodigarsi per colmare un vuoto normativo ormai insostenibile.

Siamo convinti che l'unica strada da seguire sia quella della piena parità per tutte le coppie, estendendo il matrimonio civile a tutti i cittadini. Speriamo infine che a partire da settembre il riesca a evitare le drammatiche discussioni al ribasso che abbiamo visto negli ultimi anni, dai PACS all'omofobia, e a procedere spedito nell'approvazione dei provvedimenti necessari per cercare di rimuovere così tutti gli ostacoli che da sempre discriminano la libertà della comunità LGBT (lesbiche, gay, trans, bisex)”.

Secondo il presidente dell'ANDDOS, “come una cartina di tornasole dell'evoluzione culturale, la questione delle unioni civili omosessuali diventa anche un buon parametro per valutare lo stato della democrazia e della modernità di questo nostro Paese. La pari dignità delle diversità sessuali costituisce, infatti, uno dei requisiti cardini di una società democratica e aperta alle complessità e al pluralismo”.

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