Truffano e derubano un’anziana con la promessa di un’eredità

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Giovanni Rizzo

Ancora una truffa ai danni di un'anziana donna è stata portata a termine ieri, intorno a mezzogiorno, nei pressi degli imbarcaderi della Tourist.

Stavolta però, con indagini rapidissime, i poliziotti delle Volanti e della Mobile di Messina hanno arrestato uno dei due responsabili. In manette Giovanni Rizzo, 57 anni, messinese con precedenti specifici, al momento sottoposto alla misura dell'affidamento ai servizi sociali.

L'uomo ha raggirato la vittima con la classica truffa dell'eredità. Rivestendo il ruolo di medico, ha fatto da spalla ad un secondo truffatore che aveva già avvicinato l'anziana chiedendo informazioni su l'esatta ubicazione di uno studio medico.

Il Rizzo è intervenuto sostenendo di conoscere l'indirizzo e informando il complice che il titolare dello studio era morto tempo addietro. Grande lo sconforto del complice, che a quel punto rivelava di voler cedere 25 mila euro al medico deceduto come ringraziamento per il suo aiuto al padre durante la guerra.

Non potendolo più fare, era intenzionato a dare il denaro in beneficenza. Avrebbe consegnato la somma all'ignara vittima e al finto medico ma per farlo era necessario un atto notarile.

E come eseguire l'atto notarile senza un congruo anticipo? Inutile dire che il finto medico si è subito offerto di anticipare una quota che si è affrettato a mostrare. L'ingenua donna, vedendo il denaro e ormai nella rete dei due, si è convinta a farsi accompagnare a casa, prendere l'oro di famiglia e rimontare in auto con i due truffatori alla volta del notaio. Con un ultimo atto della commedia, i due malviventi hanno chiesto alla vittima di scendere dall'auto per comprare un foglio di carta uso bollo, dandole il denaro necessario e facendosi consegnare i preziosi in custodia. Poi la fuga.

Ai poliziotti a cui la donna ha chiesto aiuto è stato sufficiente ricostruire la vicenda e la tecnica utilizzata dai due per risalire al probabile autore, poi riconosciuto e in casa del quale sono stati ritrovati gli indumenti indossati al momento della truffa.

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