TIR in città e deroghe, Accorinti fa chiarezza

I TIR che sbarcano dalla Rada San Francesco

Tra polemiche feroci, sindacati sul sentiero di guerra, mancanza di coordinamento tra le pattuglie e il Comando dei Vigili Urbani e persino un richiamo ufficiale dalla Prefettura, il sindaco Accorinti ha convocato in fretta e furia per questa mattina una conferenza stampa a Palazzo Zanca.

In discussione, neanche a dirlo, l'ordinanza 488 del 21 ottobre scorso, emanata per regolamentare l'attraversamento dei TIR in città.

L'atto dell'amministrazione obbliga i mezzi pesanti ad imbarcarsi solo al porto di Tremestieri, nella zona sud di Messina. La sola deroga consentita riguarda i tempi di attesa: se sono superiori ai 60 minuti si possono utilizzare il porto storico e gli approdi privati della Rada San Francesco.

Intanto, ieri il vice prefetto vicario Maria Antonietta Cerniglia ha invato una nota al sindaco Accorinti, segnalando che “sono pervenute note di protesta in relazione alle recenti iniziative assunte da codesto Comune in materia di transito dei veicoli commerciali.

In particolare, il sindacato Orsa dichiara attivato lo stato di agitazione di tutto il personale, paventando che, in conseguenza all'ordinanza in oggetto (la 488 di lunedì scorso, ndr) la Bluferries riduca le corse giornaliere di attraversamento dello Stretto con pesanti ricadute sui livelli occupazionali.

L'associazione AIAS lamenta invece inaccettabili tempi di attesa dei mezzi dell'approdo di Tremestieri e conseguenti deterioramenti delle merci trasportate.

Anche la ditta autotrasporti VEDIS, vettore di ENI, segnala grosse difficoltà di rifornimento alle stazioni di servizio all'interno della città. Tali difficoltà penalizzerebbero gli utenti e cagionerebbero danni a più soggetti interessati.

A cià si aggiunge la protesta, riportata dalla stampa, di un sindacato degli operatori di Polizia municipale, che lamenta gli stessi disagi in relazione ai turni di servizio.

A fronte di quanto sopra, si prega di valutare la possibilità di un ulteriore confronto cojn i soggetti interessati, volto ad un approfondimento della complessa tematica e all'introduzione di possibili correttivi”.

A sostenere le scelte dell'amministrazione Accorinti ci pensano il Comitato Pendolari dello Stretto, la Lega delle Autonomie Locali e l'associazione Dimensione Trasporti, che in una nota firmata da Piero Interdonato, Saro Ansaldo Patti e Mimmo Caia, sottolineano come “Mentre nel periodo invernale il ghiro va in letargo, constatiamo con grande stupore che RFI prima e Bluferries ora, dopo un letargo di quarant'anni cercano di risvegliarsi.

E' sconcertante il comportamento dei strapagati strateghi che si occupano del traghettamento sullo Stretto. Dicevamo che per quarant'anni hanno saputo creare disfunzioni ferroviarie e  gravi carenze, facendo apparire  l'operatore privato come un soggetto indispensabile e speculatore.

Bisogna ricordare che lo Stretto è un bene comune e non degli armatori pubblici e privati. Bisogna comunque  eliminare il passaggio dei TIR dal centro cittadino ed  è da apprezzare lo sforzo dell'Amministrazione Comunale in questa direzione.

Occorre, come auspichiamo avvenga, che tutte le organizzazioni sindacali e sociali facciano rete per costringere Bluferries, in questo  periodo di difficoltà, ad incrementare il trasporto delle autovetture e dei pedoni calmierando i del traghettamento, considerato che secondo gli studi di esperti tecnici, le tariffe sono spropositate e simili a quelle del vettore privato. Altrimenti tutto questo può apparire un pretesto, di deroga in deroga, per non cambiare nulla”.

Aggiornamento delle 13.02

“Su questo tema è importante fare chiarezza – ha evidenziato il sindaco Accorinti durante la conferenza stampa- anche se abbiamo ribadito in varie sedi e nel corso di numerosi incontri la posizione dell'Amministrazione comunale. Prima del nostro insediamento a Palazzo Zanca si effettuavano 12 corse sullo Stretto, mentre noi siamo riusciti ad ottenerne 32 (in realtà la Bluferries ne aggiungerà altre 3 e così si arriverà a 35, ndr).

Il completamento delle due invasature di attracco degli approdi di Tremestieri eliminerà quasi totalmente il problema dell'attraversamento dei TIR in città. Nell'attesa di una soluzione definitiva abbiamo rimodulato il programma con un'ordinanza integrativa senza però privilegiare nessuno né facendo compromessi com'è nel mio stile di vita.

Bisogna con la massima attenzione avere rispetto delle esigenze dei cittadini per la salvaguardia delle vite umane e dell'ambiente; liberare quindi le strade urbane dai tir per la massima tutela dei cittadini”.

L'assessore alla Viabilità Gaetano Cacciola ha aggiunto che “l'Amministrazione comunale si è posta gli obiettivi di liberare la città di Messina dai mezzi pesanti e di portare a 32 gli attracchi giornalieri a Tremestieri. Stiamo lavorando dunque nella direzione giusta e ogni sforzo sarà sempre profuso per trovare soluzioni pratiche e concrete per il bene della comunità messinese e per migliorare le condizioni di vivibilità della stessa”.

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