#TermeVigliatore. Violenza sessuale su moglie, arrestato 32enne

Violenza donne 2Sabato scorso i Carabinieri della Stazione di Terme Vigliatore hanno arrestato R. A., classe '84, di origini nordafricane e in Italia da pochi anni, per i gravi reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale nei confronti della propria moglie. L'arresto è avvenuto in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Fabio Gugliotta, su richiesta del sostituto procuratore Sarah Caiazzo, che ha diretto e coordinato le indagini dei Carabinieri. Il provvedimento cautelare è stato emesso con straordinaria tempestività a pochi giorni dall'avvio delle indagini, che per volontà del PM sono state condotte con grande celerità visto la gravità delle condotte accertate. Le attività svolte dai , infatti, hanno consentito di ricostruire il difficile contesto di violenze domestiche in cui viveva la giovane coppia.

L'indagine scaturisce da un intervento effettuato qualche giorno fa dai Carabinieri proprio nell'abitazione dove i due vivevano, in un Comune del comprensorio barcellonese, per le lamentele di alcuni vicini di casa che sentono provenire da quella casa urla e schiamazzi. Sul posto i militari non avevano rilevato situazioni di pericolo immediato, ma sono rimasti colpiti dallo stato di profonda prostrazione della donna che, convinta e rassicurata, vincendo un'iniziale diffidenza, ha deciso di affidarsi ai militari dell'Arma. Con grande difficoltà e coraggiosamente, nei giorni successivi la donna ha vinto anche il sentimento di vergogna e ha descritto ai Carabinieri, con grande precisione, tutte le violenze subite nei due anni trascorsi con l'uomo. Anni caratterizzati da sistematiche aggressioni con schiaffi, pugni e minacce, ma anche abusi sessuali e umiliazioni subiti dalla donna anche quando era in stato di gravidanza. Immediate le verifiche dei militari dell'Arma, che hanno permesso di riscontrare la dichiarazioni della donna con altre evidenze investigative e documentazione, confermando lo stato di quasi segregazione subito dalla donna.

Gli elementi raccolti sono stati così portati all'attenzione della Procura della Repubblica e, in particolare ,del sostituto procuratore Sarah Caiazzo, che su disposizione del Procuratore Capo Emanuele Crescenti appartiene a un gruppo specializzato di magistrati che tratta reati commessi nei confronti delle fasce deboli. La gravità delle condotte descritte dalla vittime e dei riscontri investigativi raccolti a sostegno hanno consentito alla Procura di richiedere l'arresto del soggetto. Per il giovane nordafricano si sono quindi aperte le porte del carcere di Messina mentre la donna, insieme al figlio di pochi mesi, è adesso seguita da alcuni familiari e supportata dai Carabinieri che l'hanno assistita.

 

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