#Teatro. Il viaggio di Giancarlo Giannini tra musica e poesia

Scorre via veloce la perfezione. E così, l’ora e mezza passata in compagnia di Giancarlo Giannini e del Marco Zurzolo Trio, in scena al teatro Vittorio Emanuele fino a domani con lo spettacolo Viaggi e Miraggi, scivola morbida tra i versi di Dante, Leopardi fino a quelli di Ungaretti, passando per Alda Merini e Pasolini, solo per citarne alcuni, lasciando il giusto spazio alla musica,
La voce profonda, inconfondibile e una presenza scenica che denotano l’attore di razza, che non ha mai bisogno di essere sopra le righe, stordiscono e affascinano il pubblico in sala, che fortunatamente dimentica persino la pessima abitudine di riprendere lo spettacolo con il cellulare e si fa trascinare dalla bellezza dei versi e dalla bravura di Giannini, eccellente in tutto e semplicemente superbo nei due monologhi shakespeariani tratti dal Giulio Cesare e dall’Amleto. Lunghi applausi alla fine e il rimpianto che sia finito troppo presto, ma è giusto così.