Tavolo tecnico a Palazzo Zanca per i lavoratori precari

ASSEMBLEA PRECARI 31
Assemblea dei precari di Palazzo Zanca

Dopo l'occupazione della sala del Consiglio e del Salone delle Bandiere di ieri, anche oggi i lavoratori precari del Comune di Messina sono in primo piano.

Previsto infatti un tavolo  tecnico tra sindacati, amministrazione Accorinti e Collegio dei Revisori dei Conti.

A far esplodere la situazione, peraltro già incandescente da tempo, la presa di posizione di questi ultimi, che hanno bocciato la possibilità di concedere ancora le 35 ore settimanali ai lavoratori a contratto, che dall'1 marzo devono accontentarsi di 18 o al massimo 24 ore.

“Troppo poche -ha dichiarato il segretario della Funzione pubblica della Cgil di Messina Clara Crocé- perché i precari percepiscono stipendi da fame che non consentono loro neanche di arrivare tranquillamente alla fine del mese”.

Subito dopo l'occupazione dell'Aula,  dove era prevista una seduta della I Commissione,  Clara Crocé si è rivolta ai componenti la Commissione e successivamente agli assessori Nino Mantineo e Guido Signorino e ai Revisori dei Conti e ha invitato questi ultimi “a rivedere la propria posizione, perché l'interpretazione che è data dell'art.28 comma 9 della legge n°78 è troppo restrittiva e non tiene conto delle deroghe che sono previste per i precari degli enti locali delle Regioni a Statuto Speciale”.

In discussione non c'è solo la mancata integrazione oraria, ma anche la richiesta, più volte reiterata dalla FP Cgil, che ha già presentato all'amministrazione Accorinti una piattaforma di stabilizzazione del personale precario.

“E' una vergogna -ha commentato ancora la Crocé- che a distanza di 20 anni dalla loro assunzione ci siano ancora lavoratori imprigionati nella trappola del precariato. Le classi politiche che si sono succedute in questi anni, consapevolmente non hanno mai portato avanti fino in fondo il percorso di stabilizzazione dei dipendenti comunali, perché è proprio alimentando le speranze e le aspettative di questi lavoratori che tanti hanno costruito e ottenuto vittorie politiche e successi elettorali.

Adesso però è arrivato il momento di dire a basta a questa schiavitù e siamo certi che questa amministrazione abbia la volontà e l'intenzione di scrivere la parola fine a questo perenne stato di limbo occupazionale”.

Mentre la FP Cgil occupava l'Aula , contemporaneamente ieri mattina si svolgeva l'assemblea del personale precario del Comune di Messina convocata dalla Cisl FP e Uil FPL, che non le hanno mandate a dire all'amministrazione Accorinti su come si sta gestendo la vicenda e hanno lanciato strali, neanche troppo velati, anche alla FP Cgil.

“La presenza dell'assessore Mantineo, del vicesindaco Signorino, del segretario generale Le Donne e del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Zaccone -hanno commentato i segretari generali Calogero Emanuele e Pippo Calapai- non ha portato alcuna certezza sulla vertenza per l' integrazione oraria.

Si è assistito alla solita perniciosa e sterile propaganda a cui non si sono sottratti qualche sindacato compiacente e parte dell'amministrazione. Tutto è stato fatto per non andare avanti e riproporre il solito tavolo tecnico, peraltro già aperto, che serve sicuramente per il processo di stabilizzazione, ma che è solo una inutile perdita di tempo per l'integrazione”.

Secondo Cisl FP e Uil FPL i vincoli che spaventano l'esecutivo “sono meri pretesti per rinviare la decisione, così come inutili sono i percorsi di confronto con gli Uffici Regionali, che poco c'entrano con l'integrazione.

Senza atti concreti i precari del Comune di Messina non potranno avere serenità né i cittadini certezze sui i livelli quali-quantitativi di tutti quei servizi oggi in larghissima misura garantiti dai 300 precari. Ci attendiamo molto di più dell'ennesimo tavolo tecnico, promesso forse proprio in una logica propagandistica e per sopire la consapevolezza dei precari rispetto ai gravissimi rischi a cui sono esposti dai ritardi sin qui accumulati nella vertenza per integrazione oraria e stabilizzazione”.

Dopo la riunione Cisl FP e Uil FPL hanno ribadito la mobilitazione del personale precario fino alla definizione delle vertenze inerenti integrazione oraria e stabilizzazione.

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