#Siracusa. Dalla Sicilia alla Lombardia: truffe con carte di credito clonate, 8 arresti e perquisizioni in tutta l’Italia

Siracusa Guardia di Finanza (1)La Guardia di Finanza di Siracusa stamattina ha disarticolato un gruppo criminale specializzato in truffe con carte di credito. In totale sono state eseguite misure cautelari nei confronti di undici persone in tutto il territorio nazionale.

Inoltre sono state effettuate perquisizioni in sedici province. Il giudice per le preliminari Giuseppe Tripi ha disposto per quattro persone la custodia in carcere, per altri quattro gli arresti domiciliari e per tre l'obbligo di presentazione. Alcuni soggetti sono indagati per associazione a delinquere finalizzata all'indebito utilizzo di carte di credito clonate, altri per uso indebito delle carte di credito.

L'operazione a conclusione i articolate indagini, coordinate dal procuratore capo della repubblica Francesco Paolo Giordano e condotte dalla Guardia di Finanza, ha preso le mosse da una complessa vicenda di riciclaggio di assegni e di truffe a società finanziarie e istituti di credito della provincia di Siracusa.

I finanzieri, dopo un'accurata attività investigativa, hanno ricostruito i compiti assegnati a ciascun componente dell'organizzazione. Le Fiamme Gialle hanno anche scoperto che la banda aveva un centro per la gestione informatica a Catania dove aveva il compito di decriptare i codici acquisiti illecitamente delle carte degli ignari possessori.

Siracusa Guardia di Finanza (2)Le modalità operative utilizzate dall'organizzazione consistevano nell'acquisizione illecita dei codici attraverso apparecchiature installate sui POS di commercianti compiacenti, nonché nell'inserimento dei numeri di codice su una nuova carta per un nuovo utilizzo apparentemente lecito, nella ricerca di esercizi commerciali compiacenti, per strisciare le carte nel relativo POS e ottenere la disponibilità di ingenti somme sui conti correnti legati al POS. Alla fine, veniva monetizzata la strisciata, tramite il titolare del negozio che si recava in banca a prelevare, dividendo il ricavato secondo percentuali stabilite (circa il 50 %).

Gli arresti e le perquisizioni sono stati eseguiti dai Reparti della Guardia di Finanza della Sicilia (Siracusa e Catania), della Lombardia (Milano, Bergamo, Brescia, Como, Monza – Brianza e Varese,), del Piemonte (Torino) dell'Emilia Romagna (Bologna, Parma, Ravenna e Reggio Emilia), del Lazio (Roma), della Basilicata (Matera) e della Puglia (Lecce).

Giordano ha dichiarato che questo risultato costituisce l'avvio di ulteriori investigazioni di riscontro e sviluppo dei temi di indagine già attenzionati, che costituiscono il tessuto probatorio già consolidato mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, osservazioni e pedinamenti, monitoraggio tramite GPS, indagini patrimoniali e bancarie, con l'uso di tecnologie informatiche.

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