#Sicilia. Via libera UE all’olio tunisino, Pittella (PD): “Ecco perché ho votato sì”
La polemica sul sì dell'Unione Europea all'importazione di olio tunisino ha provocato una polemica che3 non accenna a placarsi. Mentre si pubblicano le liste di proscrizione con l'elenco di chi ha votato sì, arriva una riflessione del parlamentare PD di area LabDem Gianni Pittella, capogruppo del Partito Socialista Europeo a Bruxelles.
“Partiamo da un dato -spiega Pittella. L'Italia produce circa 300 mila tonnellate di olio, a fronte di un fabbisogno di 600 mila. Siamo già importatori di olio e le quote supplementari approvate dal Parlamento rappresentano appena il 2,2 del consumo europeo. Europeo, non italiano. Per quote supplementari mi riferisco all'importazione senza dazi in Unione Europea di 35.000 tonnellate in più all'anno di olio d'oliva prodotto in Tunisia.
Vorrei però anche aggiungere -prosegue il capogruppo del PSE- che grazie alle richieste del mio gruppo politico sono passati due importanti emendamenti relativi a obbligo di tracciabilità dell'olio e divieto di proroga della misura. Sostenere l'economia tunisina equivale a sostenere l'economia di un Paese che lotta contro l'ISIS e che è l'unica democrazia generatasi dopo la primavera araba.
Dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze di un'eventuale caduta della Tunisia nelle mani dell'ISIS, conseguenze gravissime che si riverserebbero sulla stabilità dell'interno Mediterraneo -conclude Pittella. Sulla vicenda dell'olio tunisimo si sta dunque diffondendo un allarmismo immotivato, visti i numeri, e sciocco, viste le eventuali ripercussioni in termini di sicurezza di un mancato sostegno all'economia tunisina”.