#Sicilia. Tornano Le Iene: ecco come i dirigenti della Regione svendono il demanio pubblico

Le Iene in Sicilia, svendita demanio pubblicoLe Iene tornano in Sicilia e l'incompetenza della dirigenza dell'amministrazione regionale torna alla ribalta nazionale. Ancora una volta l'argomento del servizio mandato in onda ieri sera su Italia Uno è la vendita, o meglio, la svendita dei terreni demaniali e a squarciare il velo di omertà è il sindaco di Furnari, piccolo paese della costa tirrenica messinese, Mario Foti, che denuncia numerosi casi di terreni pubblici venduti ai privati a prezzi irrisori.

Si va dai 4mila metri quadrati all' del Parco Archeologico di Agrigento venduto per 10.600 euro a un albergo che ha persino realizzato una stradina di collegamento sotto il naso della Soprintendenza, al terreno sul mare a Stromboli ceduto a un hotel per 38.505 euro, fino ai tre appezzamenti a Porto Empedocle sul lungomare Nettuno, dove negli anni sono state costruite numerose villette su pubblico, ceduti rispettivamente a 12.223,35 euro, 33.352,96 euro e 51.666,73 euro. Da sottolineare che sugli ultimi due insistono anche due case preesistenti.

Le Iene in Sicilia, svendita demanio pubblico, sindaco Mario FotiIl tutto con il benestare degli uffici dell'assessorato regionale all'Economia, che violando la legge hanno venduto a privati senza alcun bando pubblicato su almeno due quotidiani nazionali e sul sito dell'Agenzia del Demanio.

A sconcertare, non solo la reazione del soprintendente ai Beni Archeologici di Agrigento Caterina Greco (che alla iena Luigi Pelazza sa solo dire quanto le piace il programma e che la Soprintendenza non c'entra nulla, andandosene e lasciandola in tronco), ma anche quella della dirigente regionale Dania Ciaceri e del direttore dell'Assessorato all'Economia Giovanni Bologna.

Se quest'ultimo di fronte all'evidenza dei fatti tira fuori l'asso nella manica di essersi insediato da un mese e mezzo e promettendo in futuro di fare il bravo, la Ciaceri prima prende una cantonata affermando che “è possibile la trattativa privata fino a 400mila euro e poi si va ad asta pubblica” ed è immediatamente smentita da Pelazza e poi, quando le si fa notare che pur avendo firmato lei i documenti della vendita non ha ancora ammesso di essersi sbagliata dichiara sinceramente stupita che le si possa chiedere una cosa del genere: “E come faccio a dire che ho sbagliato? Ma sta scherzando? Diciamo che è una procedura che può essere migliorata”.

Le Iene in Sicilia, svendita demanio pubblico, documento assessoratoDa notare che Bologna (ma il dato è relativo al 2012, ché sul sito della Regione non è stato possibile trovare altri dati) prende o prendeva, in caso ci fossero stati aumenti, 169.527,89 euro l'anno, 14.202,83 dei quali come indennità di risultato. Per quanto riguarda invece la Ciaceri e la Greco, abbiamo solo trovato i loro dati come dirigenti ma non quanto guadagnano. Un mistero tutto da scoprire. Per ora.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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