Sicilia. I 5 Stelle a Crocetta: “Presidente, in nome dei siciliani, se ne vada”

La parlamentare Valentina Zafarana durante un'azione simbolica nei confronti di Crocetta
La parlamentare Valentina Zafarana durante un'azione simbolica nei confronti di Crocetta

“Se ne vada”. Inizia così la lettera aperta che il Movimento 5 Stelle ha scritto al presidente della Regione Sicilia , diffusa dalla parlamentare Valentina Zafarana.

“Presidente, se ne vada. Confezioni la prima azione degna del suo mandato e, domani, a Sala d'Ercole, la consegni alla storia. Se pensa di venirci a sgranare il Rosario dei suoi finti successi, non si presenti. Non ci propini la solita difesa d'ufficio del suo indifendibile operato. La peggiore rovina non sta negli errori che si commettono, ma nelle scuse con cui si tenta di nasconderli.

Se ne vada, presidente. Glielo chiediamo a nome di tutti i siciliani che l'hanno votata sognando il governo del cambiamento ed ora, disillusi e disperati, anelano solo al cambiamento del governo. Glielo chiediamo non per l'intercettazione incriminata e misteriosa, ma per quello che è accaduto dopo e, soprattutto, per quello che non è successo prima.

Per le sue azioni e le sue mille omissioni. Per i suoi falsi annunci e i suoi veri fallimenti. Per il Muos, per Pace del Mela, per le discariche e i rifiuti, per la Formazione e i precari, per i forestali, per Gela, Milazzo e Priolo, per le trivelle, per le partecipate, immortali ed immorali, per i mutui che ci ha regalato e per i contenziosi con lo Stato che ha generosamente cancellato.

Presidente, se ne vada. Per le Province, per l'esercito dei dirigenti che non ha appiedato, per la sanità, dove c'è tutto da sanare, tra insopportabili pressioni e vergognose raccomandazioni. Per l'autostrada, che a quasi quattro mesi dal crollo ha visto solo passerelle, ma nemmeno l'ombra di una ruspa. Per la scorciatoia di Caltavuturo che avete snobbato, dileggiato, perfino osteggiato, pronosticandogli nessun futuro e che invece, a tempo record, (ci dispiace per Lei), tra qualche giorno sarà inaugurata.

Se ne vada, Robespierre rivelatosi Re Mida al contrario, che ha distrutto tutto quello che ha toccato e compromesso quello cui si è avvicinato. Non tocchi più nulla, se non il foglio cui affidare le sue dimissioni. In questa Sicilia, dove è più facile che crolli un ponte che un governo, faccia il suo primo atto rivoluzionario, tolga le tende.

Se ne vada, presidente, ma lo faccia coi suoi piedi. Non permetta che siano i farisei del PD a cacciarla dal Tempio. Non permetta loro di sventolarle il cartellino rosso sotto il naso solo per raccattare qua e là le ultime briciole di credibilità. Per loro, presidente, e per Lei, il tempo è comunque scaduto.

Se ne faccia una ragione, nel futuro della nostra isola ci sono, sì, nuvoloni, ma anche 5 stelle. Tirare a campare, mentre c'è chi a campare non ci riesce proprio, è ingiusto e non serve a nulla. Se non ad affossare ulteriormente la Sicilia. Presidente, in nome dei siciliani, se ne vada”.

2 pensieri riguardo “Sicilia. I 5 Stelle a Crocetta: “Presidente, in nome dei siciliani, se ne vada”

  • 27 Luglio 2015 in 08:46
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    …ma questi signori 5 stelle lo aiutino ad andarsene..e quindi si dimettano tutti come ha fatto Fabrizio ferrandelli..non bastano per lo scioglimento dell’ARS è vero..ma mi chiedo come potrebbe fare un istrione, imbonitore come il gelese Crocetta o i partiti rifugio di trasformisti come PDR, Sicilia democratica,art 4 etc
    o lo stesso PD a giustificare che l’assemblea elettiva si è autoridotta…si anticiperebbe la applicazione della legge.. ; ma come è facile capire non si dimetteranno ..perchè mezzo stipendio è sempre meglio di niente

  • 28 Luglio 2015 in 10:27
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    Una curiosità. Se emergesse che la cosiddetta telefonata è una bufala e quindi che i giornalisti dell’Espresso hanno deliberatamente mentito la signora Valentina Zafarana per la quale l’onestà va di moda si dimetterà dalla politica?

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