#Sicilia. GIP di Palermo: avanti con le indagini sulla revoca della revoca del MUOS

GoffredoNadiaIl Giudice per le indagini preliminari di Palermo ha rigettato la richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura, del fascicolo sulla revoca della revoca delle autorizzazioni regionali sul MUOS di Niscemi.

L'indagine era partita nel luglio 2013 dopo che l'associazione Rita Atria aveva denunciato il dirigente regionale Gaetano Gullo, per falso ideologico e abuso in atti di ufficio. Infatti, secondo l'associazione, il dirigente, estrapolando e decontestualizzando una parte della relazione dell' Superiore della (ISS), attribuiva a questo ente una affermazione di assoluta non pericolosità del sistema MUOS.

Alla prima richiesta di archiviazione della Procura di Palermo l'associazione  si è opposta con successo tramite Nadia Furnari, componente del direttivo nazionale, e del proprio difensore Goffredo D'Antona.
E così, il GIP di Palermo ha ordinato di effettuare nuove indagini al Pubblico che, dopo averle svolte, ha richiesto di nuovo l'archiviazione. E di nuovo, come in un film già visto Furnari e Goffredo, per conto della associazione Rita Atria, si oppongono.

Il 26 maggio il GIP accoglie l'opposizione e restituisce gli atti al Pubblico Ministero. Il Giudice per le indagini preliminari ha affermato che vi sono “profili di nullità e varie incongruenze nel provvedimento impugnato” e ciò perché, così come affermato anche dal TAR, la cosiddetta “revoca della revoca non avrebbe potuto basarsi unicamente e semplicemente sulle deduzioni contenute nella relazione redatta dall'ISS“.

Il GIP  rileva, inoltre, “carenze e contraddittorietà della motivazione del provvedimento, tali da indurre, ad ulteriori sospetti sulla eventuale, possibile strumentalità, e sul fatto che questo possa essere ispirato da fini differenti, rispetto alle prerogative proprie dell'organo che lo ha emesso, ed agli scopi precipui che dovrebbe perseguire”.

“Questo ennesimo provvedimento giudiziario sul MUOS – secondo l'associazione Rita Atria – è la riprova, ulteriore, della fondatezza delle tante denunzie, tra queste quella poi confluita nel sequestro del MUOS di Niscemi ordinato dal GIP di Caltagiorne, portate avanti dall'associazione antimafie Rita Atria e a tutto il movimento NO MUOS”.

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