Sicilia e ritardi su cassa integrazione, M5S a Scavone:”La sua gestione è fallimentare”

PALERMO. Protestano indignati i deputati del gruppo Movimento 5 Stelle all'ARS intervenendo ancora sulla questione dei ritardi sulla cassa integrazione in deroga. I dipendenti della Regione, dichiarano infatti , hanno fatto richiesta tramite i sindacati di un bonus per occuparsi delle numerosissime pratiche che si affastellano sulle loro virtuali scrivanie. In questo momento, infatti, stanno lavorando in working. “Chiedere un bonus aggiuntivo di 10 euro per ogni pratica di cassa integrazione analizzata è vergognoso, sembra quasi una speculazione se pensiamo a quei siciliani che in questo difficilissimo momento storico non sanno come fare la spesa – dicono i parlamentari pentastellati – I dipendenti della Regione hanno già lo stipendio e per le ore in più è già previsto lo straordinario, stanno lavorando in smart working e l'esame delle pratiche rientra nel loro lavoro. Vogliamo ancora sperare che l'assessore regionale del Lavoro Antonio Scavone faccia scelte responsabili, come aumentare finalmente la dotazione di personale al dipartimento anziché dare qualche mancetta per accontentare questa richiesta dei sindacati”. Per i deputati, insomma, si continua a perdere tempo prezioso a scapito dei lavoratori siciliani che ancora non hanno ricevuto gli assegni. “La Regione trasmette a ritmi lentissimi le pratiche all'INPS – continuano – e non si è stati capaci di mettere a punto per tempo una macchina organizzativa efficiente né dal punto di vista informatico né dal punto di vista del numero di dipendenti. Circa 4.000 le pratiche analizzate dai 132 dipendenti, su 37.000 richieste di imprese che riguardano 139.000 lavoratori. A questo ritmo passeranno mesi. Ma chi ha realizzato questa piattaforma informatica che sta andando così male e che sta bloccando tutto? L'assessore Scavone venga domani in aula a riferire, dia risposte certe e dica subito come intende rimediare. Oppure tragga le conclusioni di una vicenda che suona sempre più come il fallimento del suo ruolo politico”.

Palazzo dei Normanni Sicilians