#Sicilia. Collegamenti isole minori, Garofalo: “Lo Stato li garantisca con fondi ordinari”
“I venti milioni di euro stanziati con la legge di stabilità come finanziamento una tantum per la Sicilia non possono essere impiegati per i collegamenti interni con le isole minori ma devono essere utilizzati per facilitare i collegamenti dell'isola con i sei scali aeroportuali di interesse nazionale, coerentemente con lo spirito dell'emendamento che noi di NCD abbiamo proposto e fatto approvare”. Così il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati Enzo Garofalo.
“Ci siamo impegnati, insieme con il collega Minardo, per ottenere uno stanziamento che rendesse più facili i collegamenti dell'isola con il resto del Paese. I fondi, nelle intenzioni di chi ha proposto e sostenuto questo emendamento, devono essere impiegati per ridurre tariffe aeree troppo alte che rendono un lusso a volte spostarsi da e per la Sicilia.
Abbiamo proposto questo stanziamento anche pensando ai tanti giovani siciliani che studiano fuori e che, come gli universitari riuniti nell'associazione FUORI DI ME, avevano denunciato nei mesi scorsi gli elevati prezzi medi dei voli delle principali compagnie aeree e avevano fatto appello a noi parlamentari nazionali e regionali.
E sia chiara una cosa: sosteniamo questa battaglia senza voler pregiudicare gli interessi delle isole minori a favore delle quali vorrebbero essere stornati questi fondi. Rientra infatti tra i doveri dello Stato quello di assicurare la continuità territoriale anche delle isole minori, ma lo Stato deve farlo in modo continuativo, con risorse ordinarie e non attingendo ad uno stanziamento straordinario fatto una tantum, come evidenziato dallo stesso assessore regionale Pistorio che ha scritto nei giorni scorsi al ministro Delrio.
Sono certo che il tempestivo intervento del sottosegretario Simona Vicari che ha indetto un incontro con ENAC, MIT e Regione Siciliana servirà a chiarire definitivamente la vicenda e a evitare che un emendamento che con grande lavoro e impegno abbiamo voluto e fatto approvare perda il suo significato. Non consentiremo che gli obiettivi dello stanziamento siano traditi e che uno stanziamento straordinario sia impiegato per assolvere a un dovere che grava sullo Stato”.