Sequestro di due sale operatorie al Papardo di Messina: indagine sui decessi post-operatori
A Messina, i Carabinieri del NAS di Catania e della Compagnia Messina centro hanno eseguito un decreto di sequestro su due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'Ospedale “Papardo”. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della locale procura della Repubblica, scaturisce da un'indagine avviata in seguito a diverse querele (soprattutto quelle del legale Barcellonese Diego Lanza) presentate dai familiari di pazienti deceduti.
Le denunce, risalenti a settembre, riguardano decessi avvenuti pochi giorni dopo interventi di cardiochirurgia. Le vittime, sottoposte a procedure come l'installazione di valvole cardiache o bypass coronarici, sarebbero decedute per infezioni di origine nosocomiale.
Verifiche e criticità
Gli accertamenti, condotti con il supporto di consulenti tecnici, hanno evidenziato un quadro più ampio di casi analoghi nel reparto. È emerso che le condizioni di salubrità degli ambienti operatori presentavano gravi criticità, con livelli superiori alla norma di agenti patogeni e microrganismi.
Fase preliminare dell'indagine
Il decreto di sequestro si basa su elementi indiziari acquisiti nella fase preliminare dell'indagine. Si sottolinea che, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza, gli indagati dovranno affrontare un giudizio imparziale, che potrebbe concludersi anche con il riconoscimento della loro estraneità ai fatti contestati.
L'indagine prosegue per accertare eventuali responsabilità e garantire la sicurezza delle strutture sanitarie coinvolte.