Segreteria PD Messina, Calabrò conferma la candidatura

Felice Calabrò

“Vorrei una candidatura unitaria, ma se vogliono andare allo scontro non ci sono problemi, per me va bene”. Felice Calabrò non ha dubbi.

Le candidature per la segreteria provinciale del PD di Messina scadono domani alle 20 e la partita è ancora tutta da giocare. L'unica confermata è la sua e la depositerà domani.

“Quando all'inizio di c'era già chi mi voleva eleggere segretario provinciale ho fatto un passo indietro perché volevo che la decisione fosse unanime -dichiara Calabrò. Adesso vengono fuori altri nomi. Molto bene, io sono pronto. La verità è che sanno che non sono controllabile (e l'ho dimostrato durante le elezioni amministrative) e questo fa paura. Ci sono dei veti sul mio nome? Bene, andiamo avanti e vediamo chi sarà eletto. Ho già dato il mio apporto al partito e continuerò a darlo, non farò passi indietro. Con la mia testa e le mie idee io ci sono”.

Fin qui Calabrò. Intanto il sodalizio con Francantonio Genovese sembra un ricordo del passato, visto che quest'ultimo sembrerebbe orientato su altri fedelissimi. Dall'altra parte (ma ci tengono a sottolineare che non sono in guerra con nessuno, voglio solo il reale cambiamento del partito) tutte le altre anime del PD: dai renziani all'area Civati e a Territori Democratici, fino all'asse di ferro Panarello-Bottari.

Riunione-fiume questa sera. Si è conclusa dopo le 22, e domani nuovo round alle 14.30 per arrivare ad un nome unico e poi anche Genovese dovrà pronunciarsi ufficialmente. Nei giorni scorsi si è ipotizzato come papabile per renziani, area Civati, Territori democratici e Panarello-Bottari Giacomo D'Arrigo, ma ancora non c'è nulla di ufficiale né di deciso.

Intanto domani si insedierà la Commissione Provinciale designata oggi dalla Commissione Regionale e spetterà ai suoi 11 componenti (Ciccio Italiano, Anna Spanò, Filippo Gangemi, Luciana Intelisano, Nicola Marchese, Maria De Salvo, Patrizio Marino, Vincenzo Ciccolo, Patrizia Floramo, Fabio Orlando e Giulia Ilacqua) seguire l'andamento dei congressi dei circoli cittadini.

La grande novità riguarda proprio questi ultimi, che da 64 (ma il numero esatto non si è mai saputo) sono passati a 10 in città, mentre in provincia ce ne sarà uno per ogni Comune. Finisce l'era dello one to one, un circolo per ogni capocorrente, e forse, come Territori Democratici va predicando da mesi, si tornerà a recuperare il rapporto con la base, dove i circoli diventano sede di confronto e non più luoghi del noi contro tutti gli altri, dove si ritornerà alla vita di partito, tutti a remare nella stessa direzione.

In attesa che si sciolgano le altre candidature, ormai mancano meno di 24 ore, il cronoprogramma predisposto a livello nazionale è molto chiaro.

Entro domani sera ufficializzazione di candidature e programmi, dal 16 al 26 ottobre i congressi dei circoli provinciali (deroga per la Sicilia, nel resto d'Italia si terranno dal 7 al 17 novembre), all'inizio di novembre l'elezione del segretario provinciale e il 24 novembre l'assemblea nazionale.

Poi la fase finale: il 25 novembre la presentazione delle liste dei tre candidati emersi dall'assemblea del giorno prima, l'8 dicembre il voto ed entro il 18 dicembre la proclamazione in assemblea del segretario nazionale del PD.

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