Sciopero alla Duferdofin, i lavoratori: “Inaccettabili le pretese dell’azienda”

MESSINA. I lavoratori della Duferdofin-Nucor di Giammoro stamane hanno incrociato le braccia. Ritengono inaccettabile l'ulteriore richiesta dell'azienda di una riduzione flessibile dell'orario a proprio piacimento, dopo una riunione con RSU e sindacati che avevano cercato in tutti i modo di trovare una soluzione che rispecchiasse la contrazione di mercato che investe il settore siderurgico (come ribadito dai vertici aziendali) e almeno il rispetto del CCNL dei metalmeccanici che garantisca la dignità dei lavoratori. Dal dicembre 2008 il laminatoio di Giammoro sta utilizzando tutti i tipi di armotizzatori sociali tra CIG, CIGO e contratto di solidarietà, oltre alle ferie che ormai per i quasi 150 dipendenti sono diventati forzate e non più libere.

“Operai -sottolineano i sindacati- che hanno garantito sempre alta professionalità, continuando ad andare avanti grazie anche alla sinergia tra azienda, RSU e sigle sindacali. Ma da giugno di quest'anno, quando il gruppo bresciano ha dichiarato di voler investire su un nuovo laminatoio a Brescia, ogni tentativo di comunicazione giornaliero si è fatto sempre più problematico. I lavoratori sono molto preoccupati per la nuova linea unitaria aziendale e soprattutto per il futuro, sempre più incerto e nebuloso.

Preoccupazione che scaturisce anche dal fatto che delle 4 aziende presenti in Italia del gruppo siderurgico Duferco, solo lo stabilimento di Giammoro paga il prezzo della crisi, in netto contrasto con i comunicati stampa dei vertici aziendali che dichiarano di aver avuto già l'anno passato una crescita in termini finanziari di svariati milioni di euro di utili, e annunciando anche investimenti per circa 180 milioni di euro per la costruzione di una nuova fabbrica nel bresciano”.

 

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