Salta la serata dell’operetta, sindacati all’attacco dell’Ente Teatro

“Ancora una volta le scelte adottate dalla dirigenza penalizzano il lavoro degli artisti locali. Per questi lavoratori, che avrebbero avuto la possibilità di essere assunti, anche se per pochi giorni, sarebbe stata una boccata d'ossigeno sotto l'aspetto economico”.

Dopo l'annuncio del rinvio dello spettacolo “Operetta eterno amore” per le onnipresenti incertezze economiche, nel quale avrebbero lavorato orchestra e collaboratori esterni del teatro Vittorio Emanuele, arriva l'attacco dei sindacati.

“Non vi è alcun “eterno amore” per il teatro -dichiarano i segretari generali di SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs Pippo Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo. E ancor meno c'è la capacità a guidare e gestire l'unico polo culturale storico di Messina, così come non vi è amore per i suoi abbonati, per gli amanti della cultura, per i dipendenti e per gli artisti messinesi da parte della dirigenza del Vittorio Emanuele.

Piuttosto, è con l'assunzione di queste scelte dettate da non meglio esplicitati motivi “tecnico-contabili” che si manifesta, sempre con maggiore evidenza, la totale incapacità gestionale di questa amministrazione, o di ciò che ne rimane dopo le ultime dimissioni dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

Ci auguriamo -proseguono i dirigenti sindacali- che presto si ponga fine a questa improvvisazione nella programmazione delle stagioni artistiche e che soprattutto si metta la parola fine sull'attuale conduzione dell'Ente, attraverso una presa di posizione e delle scelte non più rinviabili da parte delle Istituzioni Regionali, così come affermato unanimemente da tutti i componenti la V Commissione all'ARS, durante l'audizione del 15 maggio scorso”.


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