Salta il commissariamento del teatro, Crocetta brucia la Tarro Celi

Crocetta Tarro Celi
Il presidente Crocetta e Lucia Tarro Celi

E dopo Fulvio Cintioli e Laura Pulejo, ecco che nel giro di un anno si brucia anche il terzo nome per il commissariamento dell' di Messina.

Vittima sacrificale dell'amore del presidente della Regione Rosario Crocetta per gli annunci ad effetto è Lucia Tarro Celi. Docente di filosofia e Cassandra inascoltata rispetto alle “sorti magnifiche e progressive” del PD messinese.

Animatrice insieme a Giusi Furnari Luvarà del movimento Il Megafono in riva allo Stretto, la Tarro Celi è stata indicata alcune settimane fa dal presidente Crocetta come commissario straordinario dell'Ente Teatro.

Una nomina spacciata in un primo momento come sostitutiva di tutto il CdA, presidente compreso.

Salvo poi, quando forse qualcuno ha spiegato a Crocetta che inviare un commissario quando c'è un sindaco che ha il diritto-dovere di nominare un presidente non è molto elegante, cambiare idea.

Da qui la marcia indietro e la trasformazione di Lucia Tarro Celi in commissario che avrebbe svolto le funzione del CdA, ormai ridotto a tre componenti e quindi privo di qualsiasi potere.

In ogni caso, la nomina della docente di filosofia smentisce nettamente quanto promesso da Jacopo Turrisi, Capo di Gabinetto dell'assessore Michela Stancheris, durante un'assemblea con i lavoratori del Vittorio Emanuele.

In quell'occasione, a pochi giorni dal primo turno delle amministrative, facendosi portavoce del presidente Crocetta Turrisi promise che il commissario sarebbe un dirigente regionale per accorciare i tempi, visto che la designazione di un esterno avrebbe comportato dei passaggi troppo lunghi.

Invece nei giorni scorsi, con uno dei famosi coupe de théatre del presidente Crocetta, ecco che la nomina della Tarro Celi arriva direttamente dalla Giunta. Un passaggio che si sarebbe sicuramente prestato a impugnazioni varie. E così, ennesima marcia indietro e la vaga promessa di indicare la Tarro Celi come membro del CdA designato dalla Regione.

In questo momento la sola certezza è che i curricula presentati in Comune per la presidenza dell'Ente sono 76, mentre dagli orchestrali arriva una richiesta: alla presidenza dell'Ente Teatro vogliamo Rocco Siffredi: “con lui il cambiamento dal basso al centro è assicurato”.

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