Ruby a Messina conferma le accuse contro la Fragata e Sturniolo

RUBY1
Ruby in attesa dell'udienza (Foto Dino Sturiale)

Giusto un filo di trucco, nessun gioiello a parte la fede e dei piccoli orecchini, abiti sobri. A incontrarla senza sapere chi è, non si potrebbe certo immaginare di avere davanti la giovanissima donna che nel 2009 ha dato il colpo di grazia a quel poco che ancora sopravviveva della credibilità di Silvio Berlusconi.

Karima el Mahroug, più nota come Ruby, è arrivata in tribunale alle 9.30 con il suo avvocato Alessandro Billè. Una lunga attesa e poi dopo le 15 inizia l'udienza. Sul banco degli imputati Ester Fragata e Goffredo Sturniolo.

La prima è la proprietaria del centro estetico Nail Art ed è accusata di induzione alla prostituzione, il secondo è un avvocato e su di lui pende un'accusa ben peggiore, tentata sessuale, aggravata dal fatto che gli episodi denunciati dalla giovane marocchina risalgono a quando Ruby era ancora minorenne.

Oggi è toccato a lei raccontare la propria versione e ribadire quanto ha già dichiarato al della denuncia. Una deposizione durata oltre un'ora e mezza, durante la quale gli avvocati della controparte hanno cercato soprattutto di verificarne la credibilità.

Hanno anche chiesto che si acquisissero agli atti i documenti relativi ai processi milanesi (bunga bunga, Lele Mora, Emilio Fede e tutta la corte dei miracoli di Berlusconi coinvolta in squallide vicende di sesso a pagamento) e il collegio giudicante prima ha detto no, salvo poi cambiare idea e dare il proprio consenso.

Acquisiti immediatamente invece i verbali delle denunce di Ruby alla . A mettere in moto quello che poi si è rivelato un terribile boomerang Ester Fragale, che accusò la giovane marocchina di avere rubato un bracciale da 3 mila euro nel centro benessere della messinese frequentato dalla ragazza per un paio di settimane quando era scappata da Letojanni, dove viveva con la famiglia, ed era arrivata a Messina in cerca di fortuna.

Ruby replicò all'accusa di furto sostenendo che la Fragale avrebbe cercato di convincerla ad avere rapporti con alcuni clienti del centro, mentre Sturniolo avrebbe tentato di violentarla.

I due reagiscono denunciandola per calunnia, ma il Tribunale dei Minori di Messina l'ha assolta perché il fatto non sussiste rispetto alla posizione della Fragale, mentre per quanto riguarda la querela di Sturniolo il pubblico ministero ha chiesto l'archiviazione, anche se quest'ultimo ha presentato ricorso.

“Nonostante le domande della controparte siano state molto personali -racconta l'avvocato Billè- lei è stata molto tranquilla e ha confermato quanto aveva già dichiarato in passato. L'udienza è stata imperniata sulla sua credibilità e ritengo che non ci siano dubbi in proposito”. La prossima udienza il 23 aprile, quando sfileranno altri testimoni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *