Rovinati dal coronavirus, imprenditori consegnano le chiavi delle aziende al Comune di Lipari
MESSINA. Tutte le aziende associate ad AssoimpreseEolie hanno consegnato la notte scorsa tutte le chiavi delle attività. Un gesto simbolico, costituito da sette nastri appesi al cancello del palazzo comunale con chiavi e frasi di sdegno per uno Stato che ha lasciato soli imprese ed imprenditori fiaccati da una crisi economica, innescata dall'emergenza per la pandemia da coronavirus, che non promette nulla di buono visti i dati che stanno delineando, con una perdita secca di turismo, soprattutto internazionale, in tutta Italia. Senza interventi concreti e di sostegno reale queste imprese, che sono il tessuto connettivo delle Isole Eolie e del turismo siciliano, rischiano davvero di non poter più riaprire.
Sette fili pieni di chiavi appesi al portone del Comune di Lipari nella notte tra domenica e lunedì scorsi. Le chiavi sono quelle delle oltre 200 aziende iscritte ad AssoimpreseEolie, che da sola rappresenta oltre il 70% delle imprese locali. Un gesto simbolico che è un atto di accusa contro il Governo Conte e la gestione dell'emergenza dell'epidemia di covid-19 che ha messo inginocchio il tessuto economico del Paese.
“Dopo quasi due mesi e mezzo -spiega Alessandro Crivelli, il presidente di AssoimpreseEolie– non abbiamo ricevuto alcun segnale dallo Stato e dalla Regione. In queste condizioni non possiamo aprire. Ci auguriamo che nel più breve tempo possibile l'Amministrazione comunale ci comunichi eventuali positive novità -conclude Crivelli- perché con le attuali restrizioni e senza un supporto economico la riapertura delle nostre imprese non sarà più possibile in quanto antieconomica e porterà a una chiusura definitiva”.
“Ricordo -aggiunge Maurizio Cipicchia, vicepresidente dell'associazione datoriale – che le nostre richieste riguardano finanziamenti a fondo perduto per permettere alle aziende di traghettare nel 2021. Chiediamo l'istituzione della Zona Economica Speciale per l'intero arcipelago, misure speciali inerenti la NASPI (la Nuova Assicurazione Sociale Per l'Impiego, ndr) per i lavoratori stagionali e una fiscalità di vantaggio per il prossimo decennio”.