Rivoluzione a Palazzo Zanca: ok della Cgil, secco no dalla Cisl

Palazzo Zanca1Disco verde della FP Cgil di Messina alla riorganizzazione dei Dipartimenti del Comune, mentre dalla Cisl FP arriva una bocciatura senza appello.

“Giudichiamo positivamente il provvedimento varato dalla Giunta Accorinti -commenta Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil di Messina. Adesso bisognerà individuare un criterio adatto per valutare la produttività dei dirigenti e verificare che quest'ultimi attuino concretamente gli indirizzi politici dell'Amministrazione.

Apprezziamo sia la riduzione degli interim (che dagli attuali 35 scendono a 3, uno dei quali di competenza del direttore generale a costo zero) che dei Capi area, che da 8 passano a 3 con un risparmio di decine e decine di migliaia di euro.

Adesso si aspetta di conoscere l'assegnazione del personale dei livelli nelle tre aree. Siamo comunque certi che avverrà in modo diverso dal passato. I dipendenti saranno motivati e valutati a seconda delle proprie competenze ed è sulla base di queste ultime che saranno collocati in un ufficio anziché in un altro, non certo per via di quelle logiche clientelari che hanno contraddistinto il passato, in particolare durante l'era Buzzanca. E non possiamo fare a meno di ricordare che in solitudine la FP Cgil ha condotto una battaglia contro gli inciuci nelle segrete stanze”.

Dal nuovo assetto la FP Cgil si aspetta una riorganizzazione condivisa sia con i lavoratori e i sindacati e uno snellimento della macchina amministrativa che preveda anche maggiori responsabilità per i funzionari. “Per le posizioni organizzative e alte professionalità dovranno essere definiti prima i criteri, perché non possiamo continuare con dirigenti sempre più impegnati e non gratificare la reale forza , senza la quale le figure apicali non potrebbero raggiungere gli obiettivi. Basta con i privilegi per caste e poteri forti e al criterio due pesi e due misure, utilizzato fino a oggi con la complicità delle Amministrazioni precedenti. La crisi l'hanno pagata solo i dipendenti dei livelli, mentre per la dirigenza si è mantenuto lo status quo“.

Totalmente diversa la posizione della Cisl FP, che mette da parte la consueta mitezza e accusa l'amministrazione Accorinti di predicare bene e razzolare male.

“La nuova mappa dei dirigenti conferma capi area e interim e una lievitazione della spesa -si legge nella nota. Non comprendiamo quali cambiamenti e quali miglioramenti ha portato la nuova riorganizzazione dell'Ente. Sono stati confermati gli stessi incarichi e agli stessi dirigenti, sono state disattese le lunghe e continue dichiarazioni del segretario generale Le Donne e dell'assessore al Personale Mantineo”.

Rispetto alla lievitazione della spesa, dal segretario generale Le Donne arrivano però tutt'altre indicazioni, visto che la riduzione dei Dipartimenti da 57 a 22 e degli interim da 35 a 3 comporterà un risparmio di non meno di 220 mila euro l'anno.

Secondo la Cisl FP invece, “l'unica novità è quella del city manager (il direttore generale, ndr), figura strategica che ha un senso solo se realmente potesse svolgere il ruolo e le funzioni che ne discernano (discendono, ndr) dalla legge, ma purtroppo dobbiamo registrare che anche il segretario Le Donne, al di là dei buoni propositi, non ha avuto la forza di fare ciò che in questi mesi ha dichiarato e resta succube delle scelte altrui.

Sulla diminuzione del numero dei dirigenti eravamo e siamo d'accordo, ma stranamente resistono gli interim e i capi area, che significa incremento della retribuzioni individuali dei dirigenti più fortunati. I Dipartimenti strategici che meritavano e meritano di dover essere ripensati, restano in mano ai funzionari più accorti, dove i dirigenti sono solo specchio per le allodole”.

Passaggio quest'ultimo piuttosto criptico, sul quale si spera nei prossimi giorni il sindacato faccia chiarezza.”Resta il Comandante del Corpo di Polizia Municipale (Calogero Ferlisi, ndr) ma con l'interim all'Avvocatura -prosegue la nota della Cisl FP- e nel contempo si annuncia l'arrivo per mobilità di un nuovo dirigente per la Polizia Municipale, quindi un ulteriore aggravio di spesa del personale e forse per rimpatriare qualche altro messinese amico di infanzia.

Aspettiamoci che da qui a pochi giorni saranno individuate le alte professionalità con le stesse logiche del passato, ma con le promesse dell'istituzione delle Posizioni Organizzative, sapendo che queste ultime saranno fatte dopo che gli strateghi del Palazzo stabiliranno il chi, il quando e il quanto”.

Dopo aver puntato il dito contro l'assegnazione di alcuni dipartimenti “in maniera inopportuna ed inappropriata, sacrificando qualità e professionalità dirigenziali in dipartimenti di scarso impatto gestionale” la Cisl FP sottolinea che non c'è traccia “di ciò che si vuole fare dei Servizi Sociali, malgrado le dichiarazioni dell'assessore Mantineo. Sì, lo sappiamo bene, si arriverà all'ultimo secondo, in emergenza, per celebrare gare rabberciate e calcolate per continuare nella confusione più totale, con dichiarazioni di buoni intenzioni, dimenticandosi delle parentopoli, degli interessopoli, della trasparenza, delle buoni prassi, degli interessi e dei bisogni della collettività.

Su Casa Serena, alla fine si è fatto ciò che gli uffici del dipartimento hanno deciso, proroga sino a marzo praticando una riduzione oraria ad personam, mentre sulla programmazione dei fondi della 328 del triennio 2013-2015 non si hanno notizie, né tanto meno sulla istituzione delle Aree Omogenee Distrettuali che dovevano essere frutto di apposite conferenze di servizio. Eppure si era detto che questi tre mesi di proroga dei servizi sociali dovevano servire per dare vita a una programmazione integrata dei servizi sociali con fondi del bilancio, 328, PAC e coinvolgimento delle Istituzioni e Privato Sociale”.

Poi un attacco tout court alla gestione Accorinti. “Fino a oggi abbiamo visto solo la dismissione dei tornelli, l'invito a mantenere la spazzatura in casa, rinviare l'isola pedonale, sventolare bandiere della pace o sentirsi dire che Accorinti è la guida spirituale. Purtroppo Accorinti e i suoi assessori non hanno la forza o la volontà di rimuovere le incrostazioni di una struttura che è sempre ancorata a vecchie logiche. Tutte le dichiarazioni di buona volontà sono state puntualmente smentite o smontate dagli strateghi di Palazzo Zanca.

Come Cisl siamo interessati a fare funzionare meglio la struttura organizzativa e soprattutto contribuire ad innalzare il livello qualitativo dei servizi resi alla collettività che fino a oggi ha solo vissuto di speranze. Purtroppo qui non si cambia Messina dal basso. Qui siamo caduti in basso, dove cambia tutto per non cambiare nulla”.

A decidere il nuovo valzer di poltrone a palazzo Zanca la Giunta municipale, con la delibera n° 1040 del 20 dicembre scorso. E così, l'Ufficio Gabinetto del Sindaco è stato affidato a Giovanni Bruno, cui è stata confermata anche la di vice segretario generale, il dipartimento Avvocatura a Calogero Ferlisi (che è però innanzitutto il comandante della Polizia Municipale e quindi avrebbe dovuto avere l'Avvocatura come interim e non il contrario, come invece è stato disposto), la Protezione civile e difesa del suolo ad Antonio Cardia, i Servizi al cittadino a Letteria Santa Pollicino, il Demanio, patrimonio ed espropriazioni a Natale Castronovo, le Politiche per la casa a Maria Canale, i Servizi alle imprese a Carmelo Giardina, le Politiche culturali ed educative a Salvatore De Francesco, i Servizi finanziari a Nino Cama (che è anche il ragioniere generale), le Risorse umane a Giovanni Di Leo, il Provveditorato, economato e aziende partecipate a Riccardo Pagano, i Tributi a Romolo Dell'Acqua, i Lavori pubblici ad Antonio Amato, la Manutenzione degli immobili comunali a Francesco Ajello, le Politiche del territorio a Vincenzo Schiera, l'Edilizia privata ad Antonella Cutroneo, la Mobilità urbana a Mario Pizzino, l'Ambiente e sanità a Domenico Signorelli, i Cimiteri, arredo urbano e verde pubblico a Domenico Manna (che è anche il commissario straordinario dell'ATM), lo Staff di Segreteria generale ad interim al segretario generale Antonio Le Donne e le Politiche sociali ad interim a Giovanni Bruno.


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