Riaprono la Biblioteca Comunale e l’Archivio Storico

La Biblioteca "Tommaso Cannizzaro"

Dopo la pausa estiva la Biblioteca comunale e l' Storico riprendono la normale attività, compresi i rientri pomeridiani di martedì e giovedì.

L'Archivio Storico Comunale fu istituito il 29 marzo 1935 con una deliberazione del regio commissario straordinario Gian Augusto Vitelli e fu subito affidato a Nitto Scaglione per raccogliere, catalogare e divulgare le memorie storiche del di Messina “per un maggiore sviluppo delle attività relative alla conservazione delle sue tradizioni e dei suoi documenti”.

Dalle 551 opere del 1952, alla del 1960 l'Archivio è passato a 2.369 catalogazioni. Oggi conserva oltre 14 mila volumi riguardanti la città, con testi risalenti al Cinquecento e al Seicento, un'emeroteca con oltre 1.600 testate, alcuni giornali risalenti al 1815 e un'importante collezione di stampe antiche con oltre 420 pezzi, oltre a foto e cartoline d'epoca.

“Al momento dell'istituzione dell'Archivio -spiegano da Palazzo Zanca- si trattò di un semplice atto di fede. Non solo perché il compito che spettava al nuovo ufficio era immane, ma anche perché la incombeva minacciosa. I bombardamenti del 1940 – 1943 non trovarono molto da distruggere, ma quel poco che c'era fu disperso.

La Biblioteca, intitolata al poeta Tommaso Cannizzaro, prese corpo dal fondo che lo stesso poeta lasciò in eredità a Messina alla sua morte, avvenuta nel 1921. Originariamente era formata da 5.000 volumi a carattere prevalentemente filosofico, storico folkloristico, etnografico e di storia delle regioni, arricchito dall'epistolario che il Cannizzaro tenne in particolar modo con lo scrittore francese Victor Hugo, con il noto pittore Mistral e con Giuseppe Pitrè, studioso delle tradizioni popolari siciliane, delle quali lo stesso poeta messinese fu insigne cultore. Oggi sono a disposizione del pubblico oltre 37 mila volumi”.

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