Riapre la storica cappella funeraria dell’Arciconfraternita dei Catalani

Cappella_Funeraria_Arciconfraternita_dei_CatalaniRiapre la cappella funeraria della Nobile Arciconfraternita della SS. Annunziata dei Catalani nel Cimitero Monumentale di Messina. Dopo lunghi lavori di restauro, diretti dall'architetto Fabio Todesco, la storica cappella è stata riportata all'antico splendore.

Costruita alla fine del XIX secolo in stile neoclassico, presenta un importante prospetto principale, realizzato in pietra arenaria e impreziosito da due grandi colonne con capitelli jonici che sostengono un grande timpano.

Diverse le decorazioni sul prospetto. Tra queste, un grande stemma in marmo della famiglia reale spagnola, visto che come indica il nome dell'Arciconfraternita dei Catalani facevano originariamente parte tutte le nobili famiglie messinesi originarie della penisola iberica.

“I complessi lavori di restauro -spiegano i portavoce- sono stati finanziati interamente dai confrati dell'Arciconfraternita, che si sono autotassati per riportare all'originario decoro l'antico luogo di sepoltura, che negli anni era caduto completo abbandono.

Un esempio di come con l'impegno concreto dei cittadini, si possono recuperare le bellezze architettoniche e scultoree del nostro Gran . Il merito dell'intera opera di recupero va all'attuale consiglio direttivo, costituito dal governatore Sergio Todesco e dal vicegovernatore Marco Grassi, dal tesoriere Nino Bottari, dal segretario Nicola Grassi e dai consiglieri Stefania Brunaccini, Elio Tavilla e Achille Brunaccini.

Ma non vanno dimenticati coloro che negli anni passati si sono impegnati attivamente affinché si raggiungessero questi risultati ma non hanno colto i frutti come i compianti il governatore Vincenzo Muscolino, monsignor Salvatore De Domenico, storico cappellano, Giacoma Giordano e Giuseppe Brunaccini”.

Per celebrare la , domenica 2 novembre alle 9 il cappellano dell'Arciconfraternita dei Catalani, monsignor Giuseppe La Speme, celebrerà una messa in suffragio dei defunti.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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