#Renzi ignora i teatri dell’Isola, Musumeci: “Il premier umilia la Sicilia”

Il teatro Bellini di Catania
Il teatro Bellini di Catania

Cancellati con un tratto di penna. Per il Governo Renzi i teatri siciliani semplicemente non esistono e nell'elenco dei più importanti d'Italia realtà come il Biondo di Palermo o lo Stabile di Catania non compaiono.

Così, mentre in Sicilia il PD sembra la versione del XXI secolo della Bella Addormentata, a chiedere la convocazione d'urgenza della Commissione Cultura dell'ARS uno dei suoi componenti, il deputato del centrodestra Nello Musumeci, che sottolinea come l'esclusione di tutti i teatri siciliani dalla lista di quelli di importanza nazionale comporterà la perdita di fondi.

“Anche sulla cultura l'Italia si è fermata a Napoli -commenta Musumeci. Leggo con sgomento che nessun teatro siciliano è stato inserito dal Governo Renzi nella lista di quelli di prima fascia, nonostante l'isola sia ricca di produzioni ed eccellenze.

Mentre tutti sono in crisi -afferma Musumeci- alcuni teatri siciliani come lo Stabile di Catania e il Biondo di Palermo hanno raggiunto percentuali di crescita notevoli, ma a Roma non interessa. I teatri siciliani restano esclusi senza alcuna giustificazione.

Questa è la terra di Luigi Pirandello, di Angelo Musco, di Turi Ferro, di Leonardo Sciascia e oggi di Pino Caruso e di Andrea Camilleri, solo per fare alcuni nomi. Una terra mortificata e tradita -conclude Musumeci- e mi preoccupa il silenzio assordante del mondo della cultura”.

 

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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