#Regione. Ismett scontro Faraone-Crocetta, Orlando teme la chiusura

Ismett_2Tra Crocetta e Faraone è polemica sull'Ismett. Orlando interviene e teme la chiusura del centro trapianti. Negli ultimi giorni il presidente della Regione Siciliana, , e il all'istruzione, Davide Faraone, scatenano una dura polemica sull'Ismett, Istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie ad Alta Specializzazione, di Palermo.

Il dibattito è legato agli utili dell'Istituto e alla convenzione con l'Università di Pittsburgh.

Sembra che il Crocetta voglia modificare il sistema di governance e la convenzione con gli americani, mentre Faraone teme che il centro possa subire tagli e che la Regione tratti il centro d'eccellenza come una qualsiasi Asp. Crocetta risponde dicendo che Faraone non conosce cosa faccia il ministro della Salute.

Sull'argomento il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando, interviene con un lungo comunicato.

“Nei suoi quindici anni di attività, Ismett, grazie a un innovativo e costruttivo partenariato tra la Regione Siciliana e l'Università di Pittsburgh ha portato in Sicilia cure di altissimo livello, ha curato oltre 50 mila pazienti, di cui 1.500 trapiantati provenienti da tutto il Mediterraneo. Nei suoi quindici anni di attività, Ismett ha rappresentato una delle eccellenze della sanità pubblica siciliana, coniugando attività mediche, ricerca e formazione e, soprattutto, offrendo un servizio in moltissimi casi non disponibile in nessuna struttura del Sud Italia, con cure chirurgiche e mediche di altissimo livello. E mentre tutto il mondo lo indica come modello positivo di collaborazione fra pubblico e privato, con l'avvio di esperienze e partenariati analoghi in Cina, Singapore, Giappone, Taiwan, Kazakistan, Irlanda, Germania e Canada, la Regione sembra intenzionata a chiudere questa esperienza”.

“Chi oggi addita l'Ismett – prosegue Orlando – evidentemente ne ignora o fa finta di ignorarne la realtà, i bilanci, le competenze e la storia, oltre che ovviamente le professionalità che operano in quella struttura.”

Ancora più grave è per il Sindaco di Palermo il fatto “che si voglia far apparire una presunta contrapposizione fra l'Ismett e altre strutture regionali, come se l'Istuto non avesse quale socio pubblico di maggioranza l'Arnas Ospedale Civico e come se i suoi bilanci non fossero da sempre sottoposti a certificazioni, controlli e verifiche da parte dell' Regionale per la Sanità.”

Orlando ricorda poi che “i pazienti accedono a Ismett come a un qualunque altro ospedale pubblico e le liste d'attesa sono gestite in modo trasparente, secondo le regole del Sistema Sanitario Regionale. Circa il 30% dei pazienti è ricoverato per trasferimento da altri ospedali, non solo siciliani, il più delle volte in emergenza-urgenza, per patologie, o complicazioni di interventi, così gravi da non poter essere gestite altrove”.

Infine da Orlando un'accusa molto pesante relativa ai rischi che le polemiche di questi giorni innescano non solo rispetto al futuro dell'Ismett: “le attività di ricerca dell'Istituto, portate avanti sempre grazie alla stretta integrazione con l'Università americana, gli hanno consentito di divenire una eccellenza sul piano nazionale ed internazionale, tanto da dar vita a Ri.Med, la fondazione di ricerca biomedica e biotecnologie della Presidenza del Consiglio che con un investimento di oltre 300 milioni di euro, sta per costruire un centro di ricerche di rilevanza internazionale a Carini. Un Centro che darà lustro non solo alla Sicilia ma a tutto il paese nel panorama della ricerca scientifica a livello nazionale ed internazionale. Perché tanto accanimento contro una delle migliori strutture sanitarie nel panorama regionale? Cui prodest?“.

Antonio Maimone

Laureato in giornalismo all'Università di Messina. Ha sempre avuto la passione per il calcio e per lo sport in generale. Ha collaborato con diverse redazioni sportive e per Sicilians vi porterà all'interno di tutte le realtà sportive locali e regionali, facendo ogni tanto qualche passaggio in cronaca.

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