#Regione. Il TAR del Lazio mantiene l’IMU agricola, D’Asero la vuole abrogare
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha respinto il ricorso contro l'introduzione dell'IMU agricola rendendo così operativa la scadenza del 26 gennaio. Insomma, i contadini dovranno pagare tra pochi giorni una tassa sui terreni e sui fabbricati che usano per lavorare la terra. In molti si scagliano contro questa tassa che colpisce i contadini e che risparmia solo i terreni ricadenti nell'areale di Comuni posti al di sopra dei seicento metri sul livello del mare.
“Più che mai, dopo la sentenza tecnica del tar del Lazio che blocca la sospensione del pagamento dell'Imu sui fabbricati rurali, la mozione da me presentata e firmata dai parlamentari dell'Ars deve fare il suo corso” – in una nota Nino D'Asero, capogruppo all'Ars, Assemblea regionale siciliana, del gruppo Ncd, Nuovo centro destra.
“La politica è ancora in tempo per impedire il tracollo economico e il conseguente disimpegno di quanti operano nel comparto agricolo. Questo nuovo balzello, a gravare su realtà fino a oggi esenti e comunque già in crisi economica, finirebbe per moltiplicare fino a cinque volte le spese di gestione della produzione. Va da sé che lo Stato dovrebbe assolutamente trovare altre possibilità di introiti e non rivolgersi sempre ai settori produttivi, specialmente quelli formati in larghissima parte da piccole e medie imprese, vera colonna vertebrale dell'economia isolana e nazionale. Roma faccia la propria parte, prendendo decisioni responsabili; perché non possono sempre pagare i cittadini!”.