Regali in ritardo e conti da dividere al ristorante

fiori1Cara Contessa, la settimana scorsa sono andata a cena da amici carissimi. Ho avuto una giornata molto complicata e non sono riuscita a portare nulla. Ero talmente in ritardo che non sono neanche passata da casa a rinfrescarmi e mi sono sistemata il trucco alla meno peggio in macchina un paio di minuti prima di salire dai miei ospiti. Ovviamente mi sono scusata con i miei amici spiegando quello che era successo. Loro sono stati garbatissimi, ma un paio di giorni dopo la serata un'amica comune mi ha chiesto come avessi rimediato e io ho detto la verità e cioè che ritenevo che scusarmi con garbo fosse stato sufficiente. La mia amica non ha detto nulla e ha cambiato discorso, ma da allora temo di essere stata involontariamente scortese. Lei che ne pensa? Cosa avrei dovuto fare? Ada N.

Gentile Ada, in realtà secondo le regole del bon ton c'è qualcosa che lei avrebbe potuto e dovuto fare: inviare dei fiori il giorno dopo. temo che la sua amica abbia ragione. E' vero che di questi tempi l'imprevisto può capitare e, almeno se si è in confidenza, le scuse possono essere accettate. Ma solo per la sera in questione. Il giorno dopo si va da un fioraio e si rimedia con un biglietto con il quale si rinnovano le scuse. Un piccolo gesto cortese, che in fondo non porta via tempo. Per il futuro, le suggerisco di tenere a portata di mano i recapiti di un fioraio e di un'enoteca ai quali lei si potrà rivolgere in casi di emergenza ordinando ciò che vuole per telefono per farlo recapitare a destinazione e poi passando a saldare non appena possibile.

Gentile Contessa Lara, sono single e mi capita spesso di uscire a cena o per un aperitivo con amici e corteggiatori o aspiranti tali. Al momento del conto come mi devo regolare? Fare finta di nulla e far pagare loro? Proporre di dividere? E se rifiutano, devo insistere? Grazie per i suoi consigli, Barbara D.

Gentile Barbara, lei non mi dice la sua età né se è indipendente economicamente o no e quindi tiro un po' a indovinare. Poniamo il caso che lei abbia superato la trentina e lavori. Se a invitarla è un caro amico che conosce da molto tempo non ci sono problemi: proponga pure di dividere e se sa che il suo accompagnatore non naviga in acque floridissime, insista pure, a meno che non capisca che lui ci rimarrebbe male. Se invece esce con un corteggiatore o aspirante tale, dipende da chi è partito l'invito. Se a invitarla è stato lui è evidente che il conto gli compete, anche se questo non esime lei dal ringraziarlo, quando siete usciti dal locale per l'ospitalità. Se invece non è chiaro chi abbia invitato l'altro, talvolta può capitare, proponga di dividere e istintivamente cerchi di capire cosa farebbe piacere al suo conoscente. Mi rendo conto che può sembrare complicato, ma è cosa nota che quando si esce con un corteggiatore la cosa più importante è possedere capacità divinatorie… E non solo per il conto, ça va sans dire.

Contessa Lara

Contessa Lara è il nom de plume di una gentildonna messinese che non ama mettersi in mostra. Fedele agli insegnamenti della sua gioventù (le signore compaiono sui giornali solo tre volte: quando nascono, quando si sposano e quando muoiono) ha deciso di collaborare con noi, ma con discrezione. Ovviamente abbiamo accettato con gioia, sicuri che la sua competenza sarà un prezioso aiuto per chi già conosce le buone maniere e per chi invece ha ancora molta strada da percorrere sulle impervie vie del saper vivere.

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