Pronta a scoppiare anche la bomba delle cooperative sociali

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Una protesta delle cooperative sociali

Non solo Atm e Messinambiente, ad essere senza stipendio da mesi ci sono anche gli 800 lavoratori delle cooperative sociali.

Giovedì mattina saranno loro a protestare davanti al Comune e per il Croce è in arrivo un'altra gatta da pelare non da poco.

Sindacati e lavoratori pretendono chiarezza non solo sul pagamento dei salari arretrati, c'è chi non riceve nulla aprile, ma anche sui bandi per appaltare i prossimi servizi.

“Andremo a Palazzo Zanca con la speranza di essere ricevuti da Croce –dichiara Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil. Durante l'ultimo incontro il commissario ci aveva garantito che con i 7 milioni e mezzo che devono arrivare dalla Regione avrebbe liquidato alle cooperative almeno una fattura, così da consentire il pagamento di una mensilità. Ma dalla Regione non ci sono certezze sull'invio di questi fondi e domani le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno già organizzato una protesta a Palermo di fronte all'assessorato agli Enti Locali. Adesso si parla di dover aspettare i 18 milioni di statali, ma ci sono troppe pendenze e temiamo fortemente che i lavoratori delle coop restino fuori”.

Timore tutt'altro che infondato quello della Crocè, visto che nella Tesoreria Comunale ci sono già fatture per 12 milioni presentate dai fornitori, che 5 milioni serviranno per gli stipendi di ottobre dei dipendenti comunali, che un milione 800 mila euro serve per Messinambiente e che all'ATM devono avere 3 stipendi ed il saldo di luglio.

Clara Crocè, segretario generale FP Cgil

Intanto, chi lavora nel Centro di Aggregazione Giovanile gestito dalla Nuova Presenza non prende stipendio da aprile e sempre la stessa coop, che cura anche il trasporto disabili e l'assistenza agli anziani, non paga da giugno.

Azione sociale non dà stipendi da luglio e la Faro 85 da giugno.

“Speriamo che giovedì Croce ci possa dare delle garanzie -aggiunge Clara Crocè. Il bando di gara per Serena scadrà il 31 dicembre ed il 19 gennaio tutti gli altri servizi. È indispensabile bandirli immediatamente per evitare vuoti nell'assistenza”.

Molti lavoratori hanno contratti di appena 24 ore a settimana e per pagarli tutti serve un milione 900 mila euro al mese.

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